10 Semplici regole per il test di fertilità dei terreni (GPT)

Il test di fertilità (Growth Promotion Test = GPT) è indispensabile per determinare se una nuova partita / lotto  di terreno microbiologico è accettabile. Si riportano 10 regole alle quali attenersi nella esecuzione di questo test.

1. Test in parallelo

Testare il nuovo lotto di terreno agarizzato in duplicato o triplicato unitamente al precedente lotto approvato. Le Farmacopee indicano l’uso dei terreni Tryptic Soy Agar, Sabouraud Dextrose Agar, Potato Dextrose Agar. Il numero medio di colonie sviluppatesi nel nuovo lotto deve trovarsi entro un fattore di 2 rispetto al numero medio del lotto precedente approvato. Eseguendo le prove contemporaneamente, il laboratorio elimina tutte le variabili coinvolte (cin la eccezione del terreno) in quanto la sospensione di microrganismi, le condizioni ambientali ed il personale sono le stesse.

2. Raddoppiare l’inoculo quando si testa  un terreno selettivo

Inoculare ad esempio il MacConkey Agar con 0,2 ml invece di 0,1 ml della sospensione del microrganismo. Ciò si può rendere necessario perché un terreno selettivo potrebbe avere una azione inibente verso il microrganismi coinvolto. Per determinare se l’inoculo deve essere raddoppiato, testare il terreno selettivo in parallelo con un terreno non selettivo come il TSA. Se non si sviluppano colonie sul terreno selettivo e meno di 50 colinie sul terreno non selettivo, l’inoculo deve essere raddoppiato.  Non ci si deve preoccupare per il fattore 2 nel GPT di un terreno selettivo perché la farmacopea USA afferma che lo sviluppo su un nuovo terreno deve essere “comparabile” a quello del terreno precedentemente approvato.

Il terreno Cetrimide Agar ha una notevole attività inibitoria.

3. Impiego di un terreno non selettivo come controllo quando si testa un terreno liquido

Per determinare se un nuovo lotto di terreno liquido è accettabile, testare in parallelo il terreno precedentemente approvato con un terreno agarizzato non selettivo. Il nuovo lotto di terreno liquido è accettabile se: (1) è comparabile la turbidità la lotto precedentemente approvato; (2) il numero di colonie del terreno agarizzato non selettivo rientra nelle specifiche richieste (100 UFC o meno per il test di fertilità).

4. Taratura pipette

Tarate le micro pipette ad intervalli regolari attenendosi alla BPL.

5. Riscaldamento dei “pellet” di microrganismi prima del test

Dopo aver estratto dal frigorifero la confezione di “pellet”, attendere che abbiano raggiunto la temperatura ambiente (occorrono circa 30 minuti) ed aprire la confezione solo al momento dell’uso.

6. Ricostituzione “pellet” con il corretto liquido idratante

I Pseudomonas necessitano di un differente liquido idratante rispetto agli altri ceppi di microrganismi.

7. Agitare, Agitare, Agitare

Una decisa agitazione del vialè fondamentale per ottenere una omogenea sospensione microbica. Dopo aver aggiunto i “pellet” al liquido idratante, agitare sino alla loro scomparsa, il che dimostra che la omogeneità è stata raggiunta. Distendere la sospensione sulla superficie del terreno agarizzato con una ansa. La superficie dell’agar deve essere asciutta prima di eseguire lo striscio.

8. Adottare le condizioni ambientali opportune

8.1. Attenersi alle indicazioni delle Farmacopee.

8.2. Microrganismi aerobi come Pseudomonas aeruginosa e Bacillus subtilis necessitano di ossigeno. Quando li si testa in brodo, lasciare uno spazio sufficiente in provetta o contenitore e lasciare il tappo allentato.

8.3. Per il Clostridium sporogenes usare un indicatore di anaerobiosi.

8.4. Controllare la temperatura dell’incubatore almeno 2 volte al giorno.

8.5. Validare la temperatura degli incubatori ed i termometri ad intervalli regolari.

9. Attenzione alla temperatura del terreno

9.1. Con il “Pour Plate Method”, il terreno agarizzato da versare in piastra non deve essere oltre 45°C. Una temperatura pià alta può danneggiare i microrganismi

9.2. Non mantenere il terreno agarizzato in bagnomaria oltre le tre ore.

9.3. Il terreno agarizzato sterile, solidificato non può essere liquefatto pià di una volta.

10. Considerare i microrganismi tipici del vostro ambiente

Altri microrganismi, oltre a quelli indicati dalle Farmacopee, possono danneggiare un prodotto od un consumatore. In questo caso bisogna prevedere un terreno nutritivo e condizioni di sviluppo differenti da quelli richiesti dalle Farmacopee. E’ anche necessario prevedere la conservazione di questi microrganismi da essere utilizzati come Controllo di Qualità.

 Testo: Microbiologics.