Efsa pubblica la relazione annuale sui residui di pesticidi

Oltre il 97% dei campioni di cibo analizzati a livello europeo contiene residui di antiparassitari entro i limiti ammissibili. È questa la conclusione del dossier [1] realizzato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) riferito al 2010. Il lavoro prende in esame anche l’esposizione dei cittadini ai residui chimici presenti negli alimenti, stabilendo che non esiste da questo punto di vista un rischio per la salute a lungo termine. Buoni anche i risultati dell’esposizione a breve termine che ha escluso un rischio per il 99,6% dei campioni.

Nell’ambito dell’analisi, l’Efsa ha utilizzato un nuovo modo di calcolo noto come “valutazione del rischio cumulativo” che non prende in considerazione i singoli pesticidi, ma gli effetti potenziali dell’esposizione multipla a diverse sostanze con proprietà tossicologiche simili.

Il documento ricorda come i programmi nazionali di monitoraggio hanno riscontrato che il 97,2% dei campioni conteneva “livelli massimi di residui” (LMR) entro i limiti ammessi. I valori più bassi sono stati riscontrati negli alimenti di origine animale, con lo 0,1 % di campioni irregolari. Un altro dato interessante riguarda i LMR trovati negli alimenti importati che risultano cinque volte più alti rispetto a quelli autoctoni (7,9% contro 1,5%). L’altro elemento da considerare è che i livelli superiori ai limiti massimi sono rimasti ampiamente stabili negli ultimi quattro anni. La relazione 2010 ha riscontrato che gli alimenti con più residui erano l’avena (5,3 %), lattuga (3,4 %), fragole (2,8 %) e pesche (1,8 %).

L’Efsa ha concluso che non ci sono rischi a lungo termine per la salute dei consumatori, mentre a breve termine il rischio è molto limitato: lo 0,4% dei campioni ha valori elevati. Per correttezza va detto che quest’ultima considerazione è basata sulla peggiore delle ipotesi, che prevede un consumo superiore alla media degli alimenti contenenti i più alti livelli di residui rilevati per ciascun pesticida.

[1] The 2010 European Union Report on Pesticide Residues in Food

Pubblicato da Valeria Nardi il 19 marzo 2013

Fonte: Il Fatto Alimentare