Nota Applicativa Microbiologia N.2 – Smaltimento rifiuti in microbiologia

AROUNDLABNEWS-txt-note-applicative

Smaltimento rifiuti in microbiologia

In termini pratici, si dovrebbe provvedere allo smaltimento dei rifiuti speciali seguendo due modalità operative:

A) Campioni di sangue, feci ed urine possono essere smaltiti previa disinfezione, attraverso la rete fognaria. La disinfezione dovrebbe effettuarsi con un prodotto a media o alta attività, preparato nell’idonea diluizione, giorno per giorno, protraendo il contatto per almeno 12 H;

B) Rifiuti di natura biologica, capsule Petri, provette ed altri oggetti, monouso e non, contenenti colture e  con esse venuti a contatto, devono essere sottoposti a sterilizzazione mediante autoclavazione  a  121° C, alla pressione di 1 atmosfera per circa 30 minuti. Il tempo di esposizione al calore dipende   dalla profondità e dalla forma del contenitore, poiché se questo è molto profondo l’equilibrio termico  con l’autoclave viene raggiunto molto più lentamente. Dopo la fase di sterilizzazione, che deve avvenire entro 48 ore dalla raccolta del rifiuto stesso, il materiale così trattato può essere stoccato in idoneo locale fino al momento in cui verrà asportato dalla ditta o ente autorizzato allo smaltimento.  Vi sono rifiuti speciali considerati anche tossici e nocivi poiché contengono sostanze in tal modo classificate.  Tra esse meritano particolare attenzione il selenio e i suoi composti. La concentrazione limite del selenio è di 100 mg/Kg e ai fini della classificazione come tossico e nocivo la concentrazione effettiva deve essere determinata “tal quale si forma”, ed è vietata qualsiasi forma di diluizione anche se ottenuta per miscelazione con altri rifiuti” (D.C.I. 27.7.84).  Nel brodo selenite disidratato vi sono 4 gr di selenio di sodio per litro di terreno per cui in ogni provetta contenente 10 ml di brodo selenite vi sono 40 mg di tale sostanza!

ELENCO DEI RIFIUTI PROVENIENTI DA STRUTTURE SANITARIE ASSIMILABILI AI RIFIUTI URBANI

“…….

3. Rifiuti provenienti da tutte le strutture pubbliche e private di cui all’art. 1 comma 2-ter del decreto legge n. 527 del 1988 come convertito con legge n. 45 del 1989, con esclusione dei rifiuti derivanti da medicazioni, dei rifiuti di natura biologica e rispettivi contenitori, dei rifiuti derivanti da attività diagnostiche e terapeutiche e di ricerca, nonché di quelli provenienti da reparti che ospitano pazienti affetti da malattie infettive, o da strutture comunque destinate alla loro cura.

4. Campioni di urina, feci, sangue previa disinfezione.

5. Tutti i rifiuti espressamente esclusi dall’assimilabilità ai rifiuti urbani ai sensi dei precedenti punti 2 e 3, ma compresi nelle tipologie previste nel presente decreto, purché sottoposti a trattamento di sterilizzazione.”