Approntamento piastre a contatto in laboratorio

Si riportano i suggerimenti presentati nella pubblicazione “Il Monitoraggio Microbiologico negli Ambienti di Lavoro” Edizione 2005 dell’ INAIL (P. Anzidei, L. Frusteri, R. Giovinazzo, E. Guerrera, D. Sarto, N. Todaro, F. Venanzetti).

- Effettuare tale operazione in condizioni di sterilità (in Cabina di Sicurezza Biologica)  indossando camice e guanti.

- Rispettare i volumi di riempimento indicati dal produttore delle piastre (15-18 ml). Non si devono formare bolle in superficie.

- Non chiudere le piastre a contatto appena riempite, quando il terreno è ancora caldo. Lasciare solidificare e raffreddare il terreno sotto il flusso laminare sterile per circa 30 minuti per evitare la formazione di fastidiose condense.

- Una volta raffreddatosi il terreno, chiudere le piastre con i rispettivi coperchi, impilarle capovolte in appositi contenitori rigidi, LINK diversi a seconda della finalità di impiego e del tipo di terreno, per evitarne il rovesciamento e l’apertura durante la manipolazione ed il trasporto.

- Identificare i contenitori delle piastre con apposita etichetta sulla quale riportare la data di produzione ed il nome del terreno.

- Se non utilizzate immediatamente, stoccare le piastre a 4°C.

- Prima dell’utilizzo delle piastre, trasportarne alcune, scelte a campione, in Cabina a flusso laminare e testare la sterilità.

- Procedere alla identificazione  inequivocabile e leggibile delle piastre, con pennarello indelebile od etichetta con il seguente codice identificativo:

(a) sigla del terreno di coltura

(b) numero corrispondente al quello con cui è stato denominato il punto di prelievo per il quale la piastra a contatto verrà utilizzata

(c) i replicati verranno indicati dalle lettere (a), (b), (c).

(d) per diversificare le piastre da utilizzare per la valutazione della carica psicrofila, rispetto a quelle per la carica mesofila, far seguire il numero dalla sigla -22°C

(e) per diversificare le piastre a contatto da utilizzare per i campionamenti di superficie da quelle per il campionatore d’aria, apporre con la punta piatta di un pennarello nero, lungo i due lati opposti di esse, due linee parallele.