Botticelli (1445 – 1510)

Botticelli  (1445 – 1510)

Alessandro Filipepi, detto Sandro e poi soprannominato Botticelli dal nomignolo con cui era noto il fratello Antonio, nasce a Firenze nel 1445.

Il padre, Mariano Filipepi, è un conciatore di pelli e, nonostante non sia consuetudine per una famiglia come la sua, decide che il figlio compia approfonditi studi letterari. 

A questa formazione, segue il praticantato pittorico presso la bottega del vecchio Filippo Lippi, dal quale Botticelli si fa guidare per tre anni, assimilandone molte caratteristiche. Al termine di questo periodo, sembra che Sandro vada a bottega da Andrea del Verrocchio o, quantomeno, gli faccia da aiutante per un certo tempo. E’ il 1467: Botticelli dipinge alcune “Madonne con Bambino” segnate da una forte influenza del Lippi, cui esse sono state a lungo attribuite dalla critica. Già nel 1470, appena venticinquenne, Botticelli – grazie all’aiuto di Tommaso Soderini, amico della famiglia Medici – ottiene il suo primo incarico ufficiale importante: la “Fortezza”, figura allegorica destinata al Tribunale di Firenze.

Nel 1472, Sandro è definitivamente indipendente, tanto che s’iscrive all’Accademia di San Luca. In pochi anni, il giovane pittore fiorentino diviene tra i favoriti della corte medicea. Nel 1475 dipinge uno stendardo per Giuliano de’ Medici, in occasione della celebre Giostra del Poliziano. A lui viene anche affidato l’incarico di ricordare la sventurata congiura dei Pazzi, dove ha trovato la morte lo stesso Giuliano: nel 1478, in Palazzo Bargello, effigia i congiurati impiccati. A quest’epoca risale uno dei suoi capolavori: la “Primavera”, commissionato dai fratelli Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco de’ Medici. Botticelli è il prediletto di Lorenzo il Magnifico e partecipa alla fervente vita di corte, dove incontra le personalità più eminenti dell’umanesimo e fa proprie le concezioni neoplatoniche della cerchia d’intellettuali.

La_nascita_di_Venere_(Botticelli)