Caratteristiche degli indumenti da indossare in presenza di rischio biologico

“Gli indumenti di protezione devono possedere marcatura CE per la protezione da agenti biologici (Direttiva 686/89 CE D. Lgs. No. 475 04/12/1992. Inoltre, in conformità alla EN 14126, devono essere classificati di terza categoria. Le principali caratteristiche degli indumenti di protezione e la loro scelta sono illustrate nelle “Linee Guida per la scelta e l’impiego di indumenti per la protezione da agenti biologici “ (ISPESL – Annali D’Igiene 2000; IV, 2:249).
La foggia dell’indumento deve assicurare la protezione delle parti anatomiche esposte che possono comprendere la base del collo, il busto, le braccia e le gambe.
Gli indumenti devono essere indossati per il tutto il tempo in cui permane il rischio di esposizione ad agenti biologici.
Le indicazioni tecniche per questi indumenti si trovano nelle Linee Guida del comparto sanitario –ospedaliero:
• Linee Guida perla definizione degli standard di sicurezza ed igiene ambientale dei reparti operatori (1999)
• Studio per la predisposizione di Linee Guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza ed igiene nelle strutture di pronto soccorso (2002)
• Linee Guida ISPESL sulla attività di sterilizzazione quale protezione collettiva da agenti biologici per l’operatore nelle strutture sanitarie (Luglio 2007)
• Linee Guida per gli interventi di prevenzione relativi alla sicurezza e igiene del lavoro nel “Blocco Parto” (Luglio 2007).

Fonte: “Indumenti di Protezione da Agenti chimici e biologici: le indicazioni dell’ ISPESL” presentata da R. Lombardi in occasione del Corso ASCCA “Il ruolo dell’indumento tecnico nella sicurezza dell’operatore e del prodotto” svoltosi a Milano il 27 Maggio 2009 (www.ascca.it).