Due parole per il “maschio: “Tanti stereotipi, i vostri” di Anna Titagallo

Ci volete donne a quindici anni e ragazzine a quaranta Ci volete mogli e amanti allo stesso tempo, madri attente, donne in carriera e gheise premurose. Ci volete al passo con i tempi, con un look sempre alla moda ma tradizionaliste quando ribadite chi porta i pantaloni.

Ci volete attraenti e desiderabili, provocanti e seducenti, ma ci date la colpa se qualcuno si volta a guardarci. Ci volete realizzate, con mille impegni e l’agenda piena, ma pretendete di avere sempre uno spazio nel nostro cuore, nelle nostre giornate e nella nostra mente.

Ci volete come la protagonista dell’ultimo calendario, anche se noi non abbiamo un truccatore tutto per noi e Photoshop non ci può venire incontro alla 7 del mattino, appena sveglie.

Ci volete sempre fresche di parrucchiere e di ceretta, ma vi lamentate se spendiamo troppo per farci belle.

Ci volete dolci quando avete la febbre, aggressive sotto le lenzuola, tenaci al lavoro, scattanti ai fornelli.

Ci volete impeccabili 24 ore su 24.

Ci volete vedere a nostro agio sul mitico tacco 12 come in infradito, dentro una minigonna attillata come in tuta.

Sapete una cosa? Noi tutto questo lo facciamo ogni giorno. E anche bene.

Ci ritocchiamo il trucco per arrivare perfette al lavoro, nel frattempo abbiamo già accompagnato i figli a scuola e, ancora prima, vi abbiamo svegliati e accolti con la colazione in tavola.

Dopo un’altra giornataccia saremo riuscite a non far smagliare le calze, a non far colare troppo il rimmel, a non inciampare e ad arrivare a cena nel vostro ristorante preferito ancora profumate, con l’aria stanca ma la mente attiva.

Si, siamo arrivate in ritardo ed abbiamo parcheggiato l’auto un po’ storta, ma che ci volete fare? Un compromesso dovrete pure accettarlo…. d’altra parte, chi ve l’ha stirata la camicia che avete addosso e che avete trovato lì pronta stamattina?

Soprattutto sappiate che esiste un motivo preciso per cui facciamo le acrobazie.

Per noi stesse. Per sentirci donne.

L’8 Marzo, cari uomini, vi chiediamo soltanto una cosa: tenete conto.

Le mimose appassiscono, le tette crollano. Ma cosa ci rende davvero donne? Rispondete voi….

- anna.titagallo@spotandweb.it