Escherichia Coli – Amico o Nemico?

di RICCARDO BERETTA • 25 giu. 2011 • 12:57 Un Commento

Negli ultimi mesi il batterio Escherichia coli ha avuto un picco di  popolarità, praticamente sconosciuto ai più fino a pochi mesi fa, adesso una sorta di pop star.

Ma che cosa è veramente E. coli? Innanzitutto è un batterio non pericoloso, talmente innocuo che risiede nel nostro intestino, componente principale della famosa flora intestinale di cui tanto si parla in molte pubblicità televisive. Normalmente E. coli risiede nell’intestino dei mammiferi (tra cui l’uomo) aiutando la digestione dei cibi, quindi non solo non è pericoloso ma il suo contributo è fondamentale. E. coli oltre ad essere, sopratutto nell’utimo periodo una pop-star per i media, è anche un VIP delle biotecnologie, digitando la parola E. coli su webscience, un motore di ricerca per articoli scientifici, escono ben 12736 risultati di cui 10072 articoli scientifici. Questo perché E. coli è considerato un organismo modello per quanto riguarda i procarioti (batteri), estensivamente studiato e comunemente utilizzato nelle esercitazioni delle facoltà scientifiche. Come ho scritto nell’articolo “produzione di proteine ricombinanti” è utilizzato come ospite per la produzione di proteine di interesse industriale o farmaceutico.

Come è possibile che un batterio innocuo diventi così pericoloso come le cronache di questi giorni testimoniano? Questo può succedere a causa di un fago, cioè un virus che attacca i batteri. Come succede sempre nel caso di infezioni virali, il virus costringe la cellula ospite a produrre delle proteine virali, che poi verranno assemblate per produrre il virus. A questo punto, quando la cellula batterica sarà piena di virus, questi ultimi la romperanno e usciranno per infettare altri batteri. Ma per “l’astuto” fago non è sufficiente, perché oltre a costringere E. coli a produrre altri virus, lo costringe a produrre delle verocitotossine che verranno rilasciate nell’organismo al momento della rottura dell’involucro batterico. Queste tossine sono in grado di attaccare i ribosomi umani, cioè quelle macchine biologiche deputate alla produzione di proteine, causando i gravi problemi che sentiamo in questi giorni al telegiornale. E. coliinfettato da questo particolare fago viene chiamato E. coli VTEC. Esistono differenti ceppi batterici che vengono classificati in base alla produzione delle verocitotossine (ne esistono diverse varianti) e in base ad alcune proteine espresse sulla superficie del batterio. Il ceppo più pericoloso è il ceppo O157:H7 anche se le morti avvenute in Germania sono state causate dal ceppo O104, questo ha destato molto allarme nella comunità scientifica dato che è la prima volta che questo ceppo si mostra così aggressivo.

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Come è possibile che E. coli VTEC venga a finire sulle nostre tavole e infetti l’uomo? Come scrivevo prima, E. coli è presente nell’intestino di molti mammiferi, tra cui i ruminanti, e questo è l’ambiente ideale in cui E. coli viene infettato dal virus ed espulso nelle feci che vengono utilizzate per la concimazione dei campi. E’ quindi possibile contrarre la malattia mangiando carne infetta o vegetali contaminati.

Come possiamo difenderci da questa infezione? Semplicemente sapendo che E. coli viene facilmente ucciso dalle alte temperature, basta quindi una buona cottura degli alimenti per eliminare ogni problema. Ultimamente molte persone si rifiutano di mangiare zucchine o altri vegetali che si accumulano nei supermercati, ma se ci pensate bene, avete mai provato a mangiare delle zucchine crude? La soluzione migliore risiede in una corretta igiene e nella semplice cucina quotidiana… zucchine sciacquate e tagliate a rondelle, un po’ di cipolla finemente tritata, del buon olio extravergine di oliva, fate saltare in padella fino a cottura e…. BUON APPETITO!!!