I batteri protagonisti

Aeromonas

Aeromonas è un genere di batteri che comprende bacilli Gram-negativi caratterizzati da elevata mobilità per la presenza di flagelli polari (monotrichi), aerobi facoltativi e morfologicamente simili agli enterobatteri. Sono classificati nella sottoclasse gamma dei proteobatteri.[1]Clinicamente sono coinvolti in infezioni di ferite e in gastroenteriti, provocate le prime da contatto diretto (in genere acque contaminate) e le seconde da ingestione di cibi contaminati. Gli Aeromonas sono aerobi-anaerobi facoltativi, catalasi e ossidasi positivi. Comprende diverse specie, presenti nelle acque superficiali, parassiti di varie specie di pesci e anfibi. Clinicamente sono coinvolti in infezioni di ferite e in gastroenteriti, provocate le prime da contatto diretto (in genere acque contaminate) e le seconde da ingestione di cibi contaminati.  

BACILLUS

Bacillus è un genere di batteri Gram-positivi a forma di bastoncino appartenente al phylum Firmicutes (basso contenuto di CG).Le specie di Bacilli sono aerobi obbligati o facoltativi, e risultano positivi al test per l’enzima catalasi.[1] Presente ovunque in natura, il Bacillo include specie patogene e non. In condizioni ambientali stressanti, le cellule producono endospore ovali che possono restare dormienti per periodi prolungati. Queste caratteristiche definiscono in modo originale la classe, ma non tutte le specie sono strettamente imparentate, e molte sono state spostate ad altri generi.[2] Due specie di bacillo sono considerati medicamente significativi: ·         il B. anthracis, che provoca l’antrace ·         il B. cereus, che causa un’intossicazione alimentare simile a quella provocata dallo Stafilococco.[3] Una terza specie, il B. thuringiensis, è un importante agente patogeno degli insetti ed è talvolta adoperato per controllare gli insetti nocivi. La specie principale è il B. subtilis, un importante modello di organismo. È anche un notevole deterioratore di cibo, così come il B. coagulans. Il B. clausii è invece utilizzato come probiotico.  

B. cereus

Bacillus cereus è un batterio beta emolitico a bastoncino Gram-positivo. Causa un’intossicazione alimentare simile a quella provocata dallo Stafilococco.[1]Il Bacillus cereus è un batterio patogeno che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari. Recentemente sono stati sviluppati nuovi e più efficienti metodi per rilevare la presenza di ceppi patogeni. Il Bacillus cereus è comunemente presente nel suolo e nella polvere. Esso contamina frequentemente alimenti a base di riso, e occasionalmente pasta, carne e vegetali, prodotti lattiero-caseari, minestre, salse, dolciumi che non sono stati raffreddati rapidamente ed efficacemente dopo la cottura e/o adeguatamente conservati. B. cereus è comune negli alimenti, dove forma spore resistenti alla maggior parte dei processi di risanamento, e dove è in grado di moltiplicarsi durante la conservazione.  

Campylobacter

Campylobacter è un genere di batteri appartenente alla famiglia Campylobacteraceae. È un microrganismo microaerofilo, termofilo (si adatta bene a temperature comprese tra i 30 °C e i 47 °C con un optimum di 42 °C), di forma spirillata gram negativo, flagellato e ciliato (quindi mobile)[1]. È un batterio termo-sensibile (sensibile all’essiccazione) e resistente al congelamento (sopravvive meglio in condizioni di refrigerazione che a temperatura ambiente). La trasmissione nell’uomo è dovuta all’ingestione di alimenti infetti e provoca una condizione patologica nota come campylobatteriosi, caratterizzata da: diarrea, febbre, nausea, crampi addominali e brividi di freddo. È trasmissimile attraverso derrate alimentari contaminate ed in particolar modo le carni crude non trattate, in particolare quella di pollo. Il Campylobacter può essere causa scatenante la malattia di Guillain-Barré. Le persone più colpite sono i bambini e gli immunodepressi. L’incubazione dura, in genere, dai 2 ai 5 giorni. Nel caso si presentino i sintomi, è necessario consultare subito un medico poiché il trattamento terapeutico richiede cure specifiche.

Clostridium botulinum

l Clostridium botulinum è un batterio Gram+, sporigeno, con uno sporangio a clostridio che deforma il germe lungo 4-6 µm, della famiglia delle Clostridiaceae, compreso nel genere a cui appartengono anche Clostridium perfringens e Clostridium tetani. È un batterio molto mobile e la tossina che secerne causa una grave intossicazione alimentare, il botulismo.[1]

Clostridium difficile

Clostridium difficile è un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae. Come altre specie affini, è patogeno per l’uomo. Come tutti i clostridi è un bastoncello Gram +anaerobio.I fattori di virulenza del C. difficile sono: enterotossina, spore e ialuronidasi. Questo bacillo si trova normalmente nel microbiota umano per cui, se si utilizzano per lungo tempo antibiotici, questi possono distruggere anche quei batteri che tengono confinato il Clostridium il quale può prendere il sopravvento e provocare crampi addominali e malattie varie (colite pseudomembranosa). Queste malattie hanno un decorso benigno e autolimitanti tranne nel caso in cui ci sono complicanze che possono compromettere la parete intestinale con un possibile passaggio in circolo del bacillo e quindi morte dell’individuo. L’isolamento può avvenire tramite la coprocoltura in terreni selettivi per C. difficile. L’enterotossina può essere saggiata con il metodo ELISA, mentre la citotossina con rivelazione di tossicità in colture cellulari. Per oggi le tossine vengono utilizzate a fini terapeutici. Ci sono per esempio alcuni tipi di strabismo o contrazioni spasmodiche muscolari incontrollate che vengono curate con alcune di queste tossine.  

Clostridium tetani

Il bacillo di Nicolayer (Clostridium tetani Flügge, 1886) è un bacillo del genere Clostridium ed è responsabile del tetano.È un bacillo di 0,6-1,4 µm per 3,0-20 µm, che si colora debolmente con la colorazione di Gram, pur avendo la struttura tipica dei batteri Gram positivi. È anaerobio obbligato, mobile per la presenza di flagelli e sporigeno. Il Clostridium tetani è caratterizzato dalla presenza di endospore in posizione periferica (vedi figura); inoltre, come tutti i Clostridium, è incapace di ridurre i solfati. È principalmente proteolitico e non riesce a fermentare i carboidrati.  

Corynobacterium

Il Corynebacterium è un genere di batteri appartenente alla famiglia delle Corynenacteriaceae (Attinomiceti).Comprende una trentina di specie piccole, a forma bastoncellare, diritta o curva. Sono gram-positivi, cosmopoliti e aerobi. Parassitano piante (soprattutto Solanacee) e animali, uomo compreso.Sono utilizzati dal punto di vista industriale per la produzione di amminoacidi, come ad esempio il glutammato da Corynebacterium glutamicumDal punto di vista medico sono interessanti molti Corinebatteri in quanto fanno parte della flora commensale. Agente patogeno rilevante è Corynebacterium diphtheriae agente eziologico della Difterite. 

Enterobacter

Enterobacter è un genere di batteri Gram negativi asporigeni ed anaerobi facoltativi. Sono in grado di utilizzare il lattosio e i citrati, producono quindi la β-galattosidasi e la citrasi. Risultano negativi alla prova del rosso metile e positivi alla prova di Voges-Proskauer, compiono quindi la fermentazione 2,3-butilenglicole. Sono molto simili allaKlebsiella, ma se ne differenziano per la mobilità e per la produzione di Ornitina-decarbossilasi. Fanno parte del gruppo dei coliformi.Sono normalmente presenti nell’intestino dell’uomo come commensali, ma in soggetti immunodepressi (tipicamente ricoverati ospedalieri) manifestano una patogenicità che può causare infezioni delle vie urinarie.  

Escherichia coli

Escherichia coli (Migula, 1895) Castellani & Chalmers, 1919 (/eʃʃeˈrikja ˈkɔli/ alla tedesca, non /esk-/)[1] – abbreviato E. coli – è un batterio Gram-negativo ed è la specie più nota del genere Escherichia: al suo interno si distinguono almeno 171 sierotipi caratterizzati da diverse combinazioni degli antigeni O, H, K, F. Il nome deriva dal suo scopritore, il tedesco-austriaco Theodor Escherich. Appartiene al gruppo degli enterobatteri ed è usato comunemente come organismo modello dei batteri in generale.È una delle specie principali di batteri che vivono nella parte inferiore dell’intestino di animali a sangue caldo (uccelli e mammiferi, incluso l’uomo), e che sono necessari per la digestione corretta del cibo. La sua presenza nei corpi idrici segnala la presenza di condizioni di fecalizzazione (è il principale indicatore di contaminazione fecale, insieme agli enterococchi). Il numero di cellule di E. coli nelle feci che un umano espelle in un giorno va dai 100 miliardi (1011) ai 10 trilioni (1019)[senza fonte]. Il genere Escherichia, insieme ad altri generi (Enterobacter, Klebsiella, Citrobacter, Serratia, ecc.) vengono raggruppati insieme sotto il nome di coliformi. Tecnicamente il “gruppo dei coliformi” comprende batteri aerobi e anaerobi non sporigeni. Nell’ambito del gruppo dei coliformi, Escherichia coli è ampiamente rappresentata ed è in esclusivo rapporto col tratto gastrointestinale dell’uomo e degli animali a sangue caldo, a differenza dei microrganismi appartenenti a diversi generi, tra cui Enterobacter, Klebsiella e Citrobacter (che si caratterizzano per una potenziale capacità di ricrescita una volta pervenuti nell’ambiente). La specie Escherichia coli è un microrganismo a forma di bastoncello, gram-negativo, aerobio e anaerobio facoltativo, non sporigeno, che cresce alla temperatura di 44,5 °C, lattosio-fermentante, indolo-positivo in terreni contenenti triptofano, beta-D-glucuronidasi-positivo. In letteratura, la presenza di questo enzima è stata evidenziata nel 94-99,5 % dei biotipi di Escherichia coli, con l’eccezione dei sierotipi O157:H7  

Helicobacter pylori

Helicobacter pylori è un batterio gram negativo flagellato acidofilo, il cui habitat ideale è il muco gastrico situato nello stomaco umano.[2]Tale resistenza ad un pH di 1 o 2 gli è conferita dalla produzione dell’enzima ureasi, il quale crea intorno al batterio un microambiente compatibile con la sua esistenza.[3] La presenza di questo enzima ha reso possibile la messa a punto del test del respiro, o UBT, secondo la dizione inglese.[4] Al paziente viene somministrata urea marcata con l’isotopo 13C. Se è presente il batterio avviene una reazione, catalizzata dall’enzima ureasi, che porta alla scissione dell’urea-13C con la formazione di ammonio e13CO2, ovvero anidride carbonica formata da ossigeno e l’isotopo 13C del carbonio.[5] Se l’analisi del respiro del paziente rivela la presenza di 13CO2 il test è positivo.[4][5] La maggior parte delle persone ne è portatrice, ma un buon equilibrio fra potere patogeno del microrganismo e difese immunitarie del soggetto normalmente garantisce un’adeguata protezione; per questo motivo i soggetti con una marcata immunodeficienza sono particolarmente esposti a tale agente. Il batterio vive soltanto in ambiente acido protetto da uno strato di muco; per questo motivo si trova solo nello stomaco. Una volta insediatosi nello stomaco, non fa altro che sottoporre la mucosa ai metaboliti tossici da esso prodotti. Il batterio può produrre sostanze che causano danni alle cellule e con il tempo possono sopraggiungere gastriteed ulcera.[3]  

Yersinia pestis

Yersinia pestis (Lehmann & Neumann, 1896) van Loghem, 1944 è un bacillo scoperto nel 1894 da Alexandre Yersin.Si tratta di un coccobacillo Gram-negativo appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, immobile e psicrofilo. Esso fa parte dei Non Coliformi, cioè non è in grado di fermentare il lattosio. Ha una catalasi (+), pertanto, è in grado di scindere l’acqua ossigenata in acqua e ossigeno. La sua fermentazione è acido mista e, se coltivato in terreni contenenti sangue, accresce meglio. Presenta inoltre un’intensa attività ureolitica (capacità di scindere l’urea). Lo Yersinia pestis è un batterio patogeno per mammiferi (tra cui l’uomo) e alcune specie di uccelli.  

Lactobacillus acidophilus

Lactobacillus acidophilus è un batterio Gram-positivo, non sporigeno, che produce acido lattico come maggior prodotto della fermentazione del glucosio. Ha notevoli effetti benefici per l’uomo, quali la produzione di composti inibitori della crescita di altri microrganismi patogeni e l’eliminazione delle tossine prodotte da batteri proteolitici.È necessario per sintetizzare la vitamina B nel colon (intestino crasso). I batteri lattici, in generale, tengono sotto controllo i batteri della putrefazione del latte. Il trattamento termico di pastorizzazione del latte contribuisce ad abbattere la carica microbica di questo batterio. Per questo motivo alcuni produttori aggiungono successivamente preparati probiotici contenenti batteri appartenenti ai generi Bifidobacterium e Lactobacillus al latte, al fine cioè di avere prodotti in grado di apportare effetti benefici al consumatore come il Kefir o prodotti con differenti nomi commerciali di proprietà del produttore. Si trova, come altri lattobacilli, nelle culture starter per le preparazioni industriali del pane con panificazione a pasta acida.  

Lactobacillus bulgaricus

Il Lactobacillus delbrueckii sottospecie bulgaricus (conosciuto fino al 1984 come Lactobacillus bulgaricus) è uno dei molti batteri utilizzati nella produzione dello yogurt. Si trova anche in altri prodotti fermentati naturalmente. Identificato per la prima volta nel 1905 dal medico bulgaro Stamen Grigorov, ne ha assunto il nome. È un bacillo Gram-positivo che può apparire lungo e filamentoso. Non è mobile e non produce spore. Questo batterio è considerato acidurico e acidofilo, dal momento che richiede pH bassi (range 5.4-4.6) per svilupparsi.Il batterio ha complesse necessità nutrizionali, inclusa l’incapacità di far fermentare altri zuccheri differenti dal lattosio, da cui produce acido lattico, che conferisce allo yogurt il sapore aspro, coagula le proteine del latte e agisce da conservante. È spesso utile per gli intolleranti al lattosio, il cui sistema digerente non è dotato degli enzimi che scindono il lattosio in zuccheri più semplici. Facendo fermentare il latte, produce acetaldeide, uno dei principali componenti aromatici dello yogurt.  

Leuconostoc

Leuconostoc[1] is a genus of Gram-positive bacteria, placed within the family of Leuconostocaceae. They are generally ovoid cocci often forming chains. Leuconostoc spp. are intrinsically resistant to vancomycin and are catalase-negative (which distinguishes them from staphylococci). All species within this genus are heterofermentative and are able to produce dextran from sucrose. They are generally slime-forming.Blamed for causing the ‘stink’ when creating a sourdough starter, some species are also capable of causing human infection.[2] Because they are an uncommon cause of disease in humans, standard commercial identification kits are often unable to identify the organism.[3] Leuconostoc is, along with other lactic acid bacteria such as Pediococcus and Lactobacillus, responsible for the fermentation of cabbage, making it sauerkraut. In this process the sugars in fresh cabbage are transformed to lactic acids which give it a sour flavour and good keeping qualities.  

Legionella

La legionella (Legionella Brenner et al., 1979) è genere di batteri gram-negativi aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie, suddivise in 71 sierotipi. Quella più pericolosa, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è L. pneumophila. La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Filadelfia, causando ben 34 morti su 221 contagiati (oltre 4.000 erano i veterani presenti): solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un “nuovo” batterio, denominato legionella, che fu isolato nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato.

Mycobacterium tuberculosis

Il bacillo di Koch (Mycobacterium tuberculosis) appartenente alla famiglia delle Mycobacteriacee, è il bacillo responsabile della tubercolosi nell’uomo. Sono bacilli immobili, non sporigeni, aerobi obbligati, delle dimensioni di 0.2-0.6 x 1-10 μm, caratterizzati dalla lenta crescita, da una parete ricca di acidi micolici e da un DNA con elevato contenuto diguanina e citosina (60-70%). Il nome deriva dal dr. Robert Koch che lo scoprì nel 1882.

Micrococcus luteus

Micrococcus luteus is a Gram-positive, to Gram-variable, highly motile, spherical, saprotrophic bacterium that belongs to the family Micrococcaceae.[1] An obligate aerobe, M. luteus is found in soil, dust, water and air, and as part of the normal flora of the mammalian skin. The bacterium also colonizes the human mouth, mucosae, oropharynx andupper respiratory tract. It was discovered by Sir Alexander Fleming before he discovered Penicillin in 1928.M. luteus is considered a contaminant in sick patients and is resistant by slowing of major metabolic processes and induction of unique genes. It is a high G + C ratio bacterium. M. luteus is coagulase negative, bacitracin susceptible, and forms bright yellow colonies on nutrient agar. To confirm it is not Staphylococcus aureus, a bacitracin susceptibility test can be performed. M. luteus has been shown to survive in oligotrophic environments for extended periods of time. Recent work by Greenblatt et al. demonstrate that Micrococcus luteus has survived for at least 34,000 to 170,000 years on the basis of 16S rRNA analysis, and possibly much longer.[2] It has been recently sequenced and has one of the smallest genomes of free-living actinobacteria sequenced to date, comprising a single circular chromosome of 2,501,097 bp.[3] Micrococcus luteus was formerly known as Micrococcus lysodeikticus.[4] In 2003, it was proposed that one strain of Micrococcus luteus, ATCC 9341, be reclassified as Kocuria rhizophila.[5]  

Pediococcus

Pediococcus is a genus of Gram-positive lactic acid bacteria, placed within the family of Lactobacillaceae. They usually occur in pairs or tetrads, and divide along two planes of symmetry, as do the other lactic acid cocci genera Aerococcus and Tetragenococcus. They are purely homofermentative. Pediococcus dextrinicus has recently been reassigned to the genus Lactobacillus.[1]Food processing[edit] Pediococcus is, along with other lactic acid bacteria such as Leuconostoc and Lactobacillus, responsible for the fermentation of cabbage, making it sauerkraut. In this process, the sugars in fresh cabbage are fermented to lactic acid, which gives sauerkraut a sour flavour and good keeping qualities. Pediococcus bacteria are usually considered contaminants ofbeer and wine, although their presence is sometimes desired in beer styles such as Lambic. Certain Pediococcus isolates produce diacetyl which gives a buttery or butterscotcharoma to some wines (such as Chardonnay) and a few styles of beer. Pediococcus species are often used in silage inoculants. Pediococci are used as probiotics, and are commonly added as beneficial microbes in the creation of cheeses and yogurts.  

Pseudomonas

Pseudomonas è un genere di batteri appartenenti alla famiglia delle Pseudomonadaceae. Le differenze dell’RNA ribosomiale hanno permesso di suddividere tale genere in cinque differenti gruppi, dall’RNA I all’RNA V a loro volta suddivisi in sottogruppi.Sono bacilli Gram-negativi, aerobi obbligati, ossidasi positivi, catalasi positivi ed hanno flagelli polari che permettono loro di muoversi. Si trovano nel terreno e nelle acque ma anche sulle piante. Producono pigmenti come la piocianina che permette di alterare la funzione ciliare, stimolare la risposta infiammatoria e provocare danno ai tessuti. Alcuni ceppi sono capsulati. Il principale fattore di virulenza è la exotoxina A oltre alla endotoxina (lipide A del lipopolisaccaride). Hanno inoltre un exopolisaccaride mucoide che permette una maggiore adesione alle cellule dell’ospite, formare biopellicole, inibire la fagocitosi e ridurre l’attività antibiotica. Sono batteri che colonizzano l’essere umano in zone umide come le piscine. La specie Pseudomonas aeruginosa è una delle più diffuse tanto da essere presente in molti campioni di feci umane e più raramente anche in zone di epidermide più umide come ascelle ed inguine. È causa, in ospedali dove non sono seguite correttamente le norme di igiene, di vere e proprie piccole epidemie con conseguenze a volta anche gravi. Generalmente provoca infezioni osteoarticolari, otite esterna, polmonite. È anche responsabile di follicoliti cutanee, infezioni oculari come congiuntivite ed endocardite. La diagnosi microbiologica si effettua isolando il germe in terreni di coltura come Agar Cetrimide e Agar MacConkey. Generalmente le varie specie di Pseudomonas sono resistenti alla maggior parte degli antibiotici, in quanto sono scarsamente permeabili, producono enzimi capaci di inattivare penicilline ed aminoglicosidi e sono dotate di meccanismi di espulsione di molti antibiotici. È consigliato usare antibiotici in combinazione come Ceftazidima o aminoglucosidi.  

Salmonella

Le salmonelle sono bacilli Gram-negativi, asporigeni, anaerobi facoltativi. Fermentano il glucosio, producendo gas (acido solfidrico), riducono i nitrati e non producono citocromo-ossidasi. La maggior parte non fermenta il lattosio. Possedendo flagelli peritrichi, sono tutte mobili tranne S.Gallinarum-Pullorum.I sierotipi sono diversificati secondo l’antigene somatico “O”, l’antigene flagellare “H” e l’antigene di superficie “Vi”. Secondo l’antigene ”O”, si distinguono nei sierogruppi A, B, C1, C2, D ed E.  

Serratia marcescens

Serratia marcescens è un batterio Gram negativo della famiglia degli enterobatteri.Bartolomeo Bizio scelse il nome del genere Serratia in onore del fisico fiorentino Serafino Serrati. Il nome di specie marcescens, è relativo al fatto che il batterio, dopo aver prodotto un pigmento rosso intenso (la prodigiosina), marcisce velocemente in una massa fluida mucillaginosa.  

Shigella

Shigella è un genere di batteri della famiglia delle Enterobacteriaceae Gram-negativo, anaerobo facoltativo, immobile (in quanto privo di flagelli), non motile, ossidasi-negativo, non formante spore e correlato con Escherichia coli e con Salmonella. Il genere è stato così chiamato in base al suo scopritore, Kiyoshi Shiga, che le definì nel 1898.

Staphylococcus aureus

Lo Staphylococcus aureus è un batterio Gram-positivo, asporigeno, della famiglia delle Micrococcaceae, compreso nel genere Staphylococcus.È un batterio immobile che non presenta una capsula evidente ed è catalasi-positivo. Tali batteri crescono bene in comuni terreni di coltura, sono aerobi-anaerobi facoltativi, con la possibilità d’utilizzo del sistema dei citocromi in presenza di ossigeno e, invece, della fermentazioni in anaerobiosi. Presentano una notevole alofilia risultando, infatti, in grado di procedere allo sviluppo anche in ambienti che vedono un’elevata concentrazione (7,5%) di NaCl (sale). Il nome della specie, “aureus”, deriva dal fatto che le sue colture assumono una pigmentazione color giallo oro, dovuta principalmente alla sintesi di carotenoidi, in particolare zeaxantina. La presenza del pigmento dipende da numerosi fattori e per il riconoscimento del batterio è necessario considerare altre peculiarità. S. aureus è un batterio normalmente presente a livello della cute, della mucosa della porzione anteriore del naso e della faringe nella maggioranza dei soggetti adulti. Di conseguenza, un’infezione da parte degli stessi è possibile in ogni momento.

MRSA

Staphylococcus aureus è un comune batterio presente sulla cute e sulle membrane mucose nel 20-30% delle persone sane. Talvolta può causare infezioni nell’uomo, solitamente infezioni della cute e suppurative a livello locale, ma anche infezioni più gravi a carico di diversi distretti dell’organismo. Alcuni ceppi di questo batterio, tuttavia, hanno sviluppato una resistenza agli antibiotici beta-lattamici, tra cui le penicilline, che sono utilizzati nella cura di numerose infezioni. Questi ceppi sono noti con il nome di Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA).L’MRSA si trasmette all’uomo prevalentemente mediante contatto diretto con la persona infetta o con strumenti medici e apparecchiature medicali. L’MRSA è problematico soprattutto negli ospedali, dove i pazienti con un sistema immunitario indebolito sono più esposti al rischio di infezione rispetto alla popolazione generale. Un ceppo specifico di MRSA (CC398) è stato rinvenuto negli animali destinati alla produzione di alimenti, più frequentemente nei suini, vitelli e polli allevati con metodi intensivi, oltre che in cavalli e animali da compagnia. Il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici dell’EFSA ha rilevato che gli alimenti possono essere contaminati da CC398, ma che tali episodi non sono stati associati a intossicazioni di origine alimentare. Tuttavia, nelle zone in cui la prevalenza di MRSA negli animali destinati alla produzione di alimenti è elevata, le persone che sono in contatto con gli animali vivi sono maggiormente a rischio di contrare CC398 rispetto alla popolazione generale, sebbene le infezioni rimangano episodi rari.  

Staphylococcus epidermidis

Lo stafilococco epidermidis è un batterio gram positivo appartenente al genere degli stafilococchi tipicamente presente nella cute. Produce l’enzima catalasi ed è coagulasi-negativo; inoltre è fornito di un glicocalice che gli consente di aderire a numerose superfici fra cui le protesi, i cateteri e la cute stessa. È quest’ultima caratteristica a renderlo un nemico temibile della chirurgia che usa questi strumenti i quali devono essere manipolati dopo aver effettuato un’accurata sterilizzazione della zona di intervento. Molto frequente la contaminazione delle protesi d’anca dove spesso prolifera rendendo necessaria la rimozione del dispositivo contaminato. Presenta spesso resistenza agliantibiotici, quindi è necessario l’antibiogramma per instaurare la terapia adeguata. Si coltiva come gli altri stafilococchi nel terreno selettivo agar sale mannitolo e si può distinguere da altri generi con il test della catalasi (per esempio gli stafilococchi sono generalmente catalasi positivi, mentre gli streptococchi catalasi negativi), guardando l’emolisi o cercando la deossiribonucleasi termostabile che è tipica dello Staphylococcus aureus. Sono disponibili anche i kit per l’identificazione biochimica.

Streptococcus pneumoniae

Lo Streptococcus pneumoniae, un tempo noto come Diplococcus pneumoniae o Diplococcus lanceolatus, è un batterio gram-positivo appartenente al genereStreptococcus ed è il principale responsabile della polmonite negli adulti.All’esame microscopico si presenta costituito da due cocchi che si uniscono ad un’estremità creando una caratteristica forma a “fiamma”. Le specie virulente sono dotate di capsula gelatinosa polisaccaridica. Lo pneumococco è il maggiore responsabile delle polmoniti contratte in comunità. La polmonite cui dà luogo è definita polmonite lobare perché interessa in genere soltanto un lobo polmonare. Può anche dare luogo a malattie non invasive (otite media acuta, bronchite, congiuntivite, sinusite) così come a patologie invasive (sepsi, meningite, endocardite, batteriemia,artrite, osteomielite e peritonite), anche se va detto che la virulenza di questo batterio è minima ed è un batterio patogeno principalmente nei soggetti immunodepressi. Può dare infezioni negli anziani e nei bambini, nei soggetti sottoposti ad oncochemioterapia, nei soggetti sottoposti a terapia con corticosteroidi. Non è dotato di citocromo C, è alfa-emolitico in aerobiosi, beta-emolitico in anaerobiosi. È molto esigente da coltivare, come tutti gli streptococchi manca di catalasi, quindi abbisogna degli enzimi che degradano le specie ossidanti dell’ossigeno contenuti nell’agar sangue. Il terreno di coltivazione dev’essere dunque un agar sangue addizionato con proteine della soia o con cuore e cervello di bue, con un contenuto di glucosio limitato perché, essendo un batterio fermentante, trasforma il glucosio in acido lattico e ciò può causare un abbassamento del pH in grado di arrestare la crescita. È un batterio autolitico, quando invecchia va naturalmente in lisi, per questo motivo le sue colonie sono piatte o leggermente concave, dal momento che la porzione centrale è quella più vecchia. Questa caratteristica è utilizzata per la diagnosi: anche una goccia di taurocolato oglicocolato di sodio (sali biliari) possono causare la lisi completa della colonia. Un’altra prova è quella fatta con l’optochina (etil-idrocupreina) a cui questo streptococco, a differenza degli altri, è sensibile. La terapia delle infezioni penumococciche si avvale dell’associazione Amoxicillina-acido clavulanico e cefalosporine di terza generazione. La prevenzione, invece, avviene attraverso l’utilizzo del vaccino.  

Streptococcus pyogenes

Streptococcus pyogenes (Streptococco β emolitico di gruppo A) è un batterio Gram positivo, del diametro di 0.5-1.0 μm. Seminato in opportuni terreni di coltura (agar sangue), forma colonie di 1-2 mm con emolisi di tipo β dopo 24 ore.Come ogni streptococcus, S.pyogenes è un batterio anaerobio facoltativo formante colonie a catenella. Sono batteri capsulati, immobili, asporigeni, con metabolismo omolattico ecatalasi negativi. Nella parete sono presenti antigeni gruppo-specifici e antigeni tipo-specifici, rappresentati da carboidrati della parete batterica che possono essere messi in evidenza con test immunologici rapidi. Queste differenze permettono la classificazione delle varie specie β-emolitiche di Streptococcus; in particolare S.pyogenes possiede come carboidrato gruppo specifico un dimero di N-acetilglucosamina e ramnosio, che costituisce circa il 10% del peso secco della cellula (gruppo A)

Streptococcus thermophilus

Streptococcus thermophilus è una specie di batterio Gram-positivo anaerobio aerotollerante. Risulta citocromo-, ossidoenzimasi- e catalasi-negativo, che non genera spore e privo di motilità. Questo batterio omofermentativo, è inoltre classificato come un batterio lattico (LAB).Streptococcus thermophilus è un microrganismo termofilo la cui temperatura ottimale di crescita è compresa fra i 37 e i 42 °C, e cresce male a temperature basse, 18-20 °C. È termotollerante in quanto può resistere a trattamenti di termizzazione e di pastorizzazione a 62 °C per 20-30 minuti. Si può trovare nel latte e in molte colture naturali per la produzione di formaggi come asiago, provolone, emmenthal, groviera, montasio, mozzarella, yogurt. Non è probiotico(non sopravvive ai succhi gastrici)[senza fonte] ed è, insieme al Lactobacillus bulgaricus, uno dei due batteri usati nella produzione di yogurt secondo prescrizione di legge.