Il ruolo del “preposto” nel laboratorio di analisi

Essenziale per la gestione della sicurezza in laboratorio è il ruolo del Preposto che, come lo definisce la il D.Lgs. 81/2008 e smi, è“persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa” (art. 2 D. Lgs. n. 81/2008).

 In particolare il Preposto deve sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge (v. art. 20 D.Lgs. 81/2008), nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti. Deve inoltre verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico(art. 19 D.Lgs. 81/2008).

 Il Preposto può essere definito il “capo squadra”, ossia colui che esercita un potere gerarchico sul gruppo di lavoratori da lui coordinati, ne supervisiona l’attività e deve saper valutare il verificarsi di condizioni pericolose.

 Per affrontare in modo adeguato questo importante compito, il Preposto deve effettuare un percorso formativo ad hoc, comprendente oltre alla formazione obbligatoria di base per tutti i lavoratori (formazione generale e specifica per la classe di rischio aziendale) una formazione aggiuntiva di 8 ore dedicata al proprio ruolo nella sicurezza.

Testo Paolo Parrello (Studio PAP)

Fonte: Labworld