Il sistema di allerta alimentare

Per prevenire l’immissione sul mercato comunitario, e quindi anche in Italia, di alimenti che costituiscono un rischio diretto o indiretto per la salute dei consumatori la Comunità europea ha istituito il sistema rapido di allerta comunitario.

Questo sistema, sviluppato sotto forma di rete, deve garantire, nel più breve tempo possibile, la diffusione di tutte le informazioni inerenti un alimento a rischio agli organi di controllo competenti (in Italia le AASSLL) per consentire l’attuazione di tutte le misure di tutela della salute pubblica. Perché il sistema funzioni efficacemente sono stati individuati diversi snodi di comunicazione (punti di contatto) a livello ministeriale, regionale e territoriale attraverso i quali le informazioni viaggiano tempestivamente (posta elettronica). Tutti i prodotti alimentari potenzialmente nocivi vengono, quindi, rintracciati, analizzati e ritirati dal commercio.

Come è coinvolto il consumatore nel sistema di allerta?

Nel caso di rischio grave ed immediato (esempio tossina botulinica), oltre a disporre immediatamente il sequestro dei prodotti, la procedura di emergenza nei casi in cui il prodotto sia entrato già in possesso del consumatore deve essere integrata con comunicati (richiamo). In questo modo vengono informati i cittadini sul rischio reale legato al consumo di un determinato prodotto e sulle modalità di riconsegna dello stesso al punto d’acquisto oppure all’ASL territorialmente competente.

Cosa trovo pubblicato in questo sito?

La Regione ha ritenuto necessario rendere disponibile online, attraverso il sito dell’ORSA, l’elenco dei prodotti oggetto di richiamo (per i quali le azioni di sequestro e di ritiro dalla catena di distribuzione non sono sufficienti) e che interessano il territorio regionale.

Come si controlla se l’alimento che conservo in casa è oggetto di richiamo per allerta alimentare?

Per prima cosa è necessario controllare la rispondenza del prodotto ed in particolare il tipo di alimento (uova, latte, yogurt ecc.), il confezionamento (1), il produttore (2) e quindi il numero di lotto (3).

L’alimento che corrisponde a quello citato nell’elenco deve essere escluso dal consumo e consegnato al punto d’acquisto oppure alla ASL.

Consulta l’elenco delle allerta attualmente aperte

Lo sapevi che?

Il lotto designa un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare, prodotte, fabbricate o confezionate in circostanze praticamente identiche. La dicitura che consente di identificare il lotto di appartenenza di un prodotto è leggibile sulla confezione in forma di numero a più cifre o in forma alfanumerica ed è preceduto dalla lettera “L“.

Il lotto può essere utile per l’individuazione delle partite non idonee al consumo, da ritirare dal commercio.

Se un operatore del settore alimentare ritiene o ha motivo di ritenere che un alimento da lui importato, prodotto, trasformato, lavorato o distribuito non sia conforme ai requisiti di sicurezza degli alimenti, e l’alimento non si trova più sotto il suo controllo immediato, egli deve avviare immediatamente procedure per ritirarlo dal mercato e informarne le autorità competenti. Se il prodotto è già giunto al consumatore, è cura dell’operatore informare i consumatori, in maniera efficace, del motivo del ritiro e, se necessario, richiamare i prodotti già forniti ai consumatori quando altre misure siano insufficienti a conseguire un livello elevato di tutela della salute (richiamo).

Fonte: ORSA Campania