Laboratorista pensionato amministrativamente, ma non mentalmente

Tutti prima o poi raggiungiamo la terza età, quel periodo esteso ed attivo che va dai 50 agli 80 anni. Si può ignorare o reprimere l’idea di lasciare il lavoro ed illuderci di ultimare la nostra vita terrena nel proprio laboratorio tra provette, reagenti, centrifughe, di fronte al computer oppure si può sperare in qualche cosa di magico che si presenterà al momento del pensionamento. Ma questa è solo fantasia.
E’ molto meglio anticipare il periodo di transizione e pianificarlo esplorando ed esaminando alternative che ci facciano vivere una serena terza età.
Ci si deve confrontare senza paura con la vecchiaia e rendersi conto di quanto possa influenzare il proprio lavoro , i propri valori e le proprie aspirazioni. Una maggiore libertà da limitazioni interne ed esterne ed il desiderio di una nuova vita con minor egocentricità può piacevolmente caratterizzare questo periodo.

Questa fase di transizione è facilitata se:
1. Aggiorniamo i nostri valori, la nostra identità personale indipendentemente dal nostro lavoro.
2. Riaggiustiamo il bilanciamento di tutti i componenti della nostra vita come lavoro retribuito e volontario, famiglia ed altre relazioni con amici, piacere e studio, benessere fisico e benessere spirituale.
3. Affrontiamo le incognite dell’invecchiamento e del pensionamento senza timore.
4. Consideriamo le pressioni esterne al pensionamento e qualsiasi implicazione finanziaria e di salute come una opportunità creativa e non solo come un obbligo.
5. Continuiamo a lavorare, dando il senso più ampio possibile alla parola “lavoro” ricordando che esso può essere qualsiasi attività produttiva.

Ponderare su quale attività ci si può orientare:
A. Evidenziare ciò che nel lavoro ci fa più piacere e ci dà forza e ciò che ci deprime.
B. Valutare realisticamente e creativamente attività a part-time, se si decide di rimanere nel mondo del lavoro.
C. Definire le possibilità ed i sogni che si vogliono sviluppare, se c’è la volontà di iniziare qualche cosa di nuovo.
D. Dedicare tempo per valutare e pianificare. Proporci intenzioni ed obiettivi ci aprirà a nuove possibilità e renderà l’inevitabile periodo di transizione più facile.
E. Essere pro-attivi nell’inventarsi attività, se necessario.
F. Esplorare, parlare con la gente, non chiudersi con se stessi.
G. Accettare e valutare consigli da amici, familiari, colleghi.

Qualunque sia il pensiero che si abbia sul pensionamento, agire! Da buoni laboratoristi, sappiamo bene che non si possono confermare ipotesi senza sperimentazione e che qualsiasi fallimento può essere istruttivo come un successo.
Margaret Newhouse