Libera Circolazione delle merci ed alimenti in Europa

Cenni Storici

1951: Trattato di Parigi e nascita della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) con i 6 Paesi Fondatori (Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda) per garantire la pace tra i vincitori ed i vinti della II Guerra Mondiale ed indurli a cooperare in un quadro istituzionale improntato al principio dell’uguaglianza.

1957: Trattato di Roma e nascita della Comunità Europea (CEE) basata su un mercato comune più ampio, comprendente tutta una serie di beni e servizi. I dazi doganali tra i 6 Paesi sono definitivamente aboliti il 1° Luglio 1968 e già negli anni ’60 vengono istituite politiche comuni quali la politica agricola e quella commerciale. Successiva adesione di Danimarca, Irlanda, Regno Unito a cui seguono Grecia, Spagna e Portogallo.

1993: Trattato di Maastricht che integra nel sistema comunitario esistente un regime di co-operazione intergovernativa per alcuni settori.

Nascita Unione Europea (EU)

1995: Austria, Finlandia, Svezia aderiscono all’UE.

2002: Introduzione dell’ €.

2004: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Slovenia, Cipro, Malta entrano nella EU.

2007: Bulgaria e Romania entrano nell’ EU.

Trattato di Lisbona

1° Dicembre 2009: Il Trattato di Lisbona modifica il Trattato sull’Unione Europea ed il trattato che istituisce la Comunità Europea ( ora Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea), senza tuttavia sostituirli. Si ha inoltre l’inserimento della Carta dei diritti fondamentali dell’ Unione Europea ed il Trattato Euratom.

I risultati che si sono voluti raggiungere con la nuova Europa (27 Pasesi)

- Maggiore democrazia e trasparenza con il rafforzamento del Parlamento Europeo e dei Parlamenti Nazionali con maggiore possibilità per i cittadini di far sentire la loro voce e migliore ripartizione delle competenze a livello europeo e nazionale.

- Maggiore efficienza per semplificare i metodi di lavoro e le norme di voto con istituzioni più moderne ed adeguate all’unione dei 27 Paesi.

- Maggiori diritti e valori  grazie alla integrazione della Carta dei Diritti Fondamentali nel diritto primario europeo, ai meccanismi di solidarietà e ad una migliore protezione dei cittadini europei.

- Maggior protagonismo sulla scena internazionale, con un ruolo potenziato, raggruppando gli strumenti di politica estera per quanto riguarda sia l’elaborazione che l’approvazione di nuove politiche.