Microbi in cucina

Si nascondono nel frigorifero, nei coltelli e negli utensili. Come evitare le possibili contaminazioni.

Cassetto per le verdure e scomparto della carne in frigorifero, frullatore, apriscatole, spatole di gomma e contenitori per alimenti con il coperchio in plastica: sono gli oggetti della cucina  considerati maggiormente contaminati da batteri, lieviti e muffe. La tesi è portata avanti  da uno studio condotto dai microbiologi di NSF International, organizzazione no-profit americana che si occupa di sicurezza alimentare, che considera questi oggetti un veicolo di intossicazione alimentare e quindi un rischio per la salute.

 Siamo abituati a pensare che le intossicazioni siano causate soltanto da cibi consumati fuori casa, come i germogli di semi di soia e di fieno che hanno provocato 50 vittime in Europa nel 2011, oppure da alimenti avariati, serviti in qualche locale con scarsa attenzione alla sicurezza e all’igiene. Non è sempre così: il rischio si nasconde anche nelle nostre case. Negli Stati Uniti, per esempio, il 21% delle intossicazioni verificatesi tra 2009 e 2010  è dipeso da alimenti cucinati in casa.

 Per capire meglio dove si annida il pericolo, i ricercatori di NSF International hanno chiesto a 20 famiglie dell’area di Detroit, negli Usa, di passare un tampone su 14 oggetti presenti in cucina: frullatore (lama e guarnizione), apriscatole, portaposate da cassetto, contenitore per alimenti con coperchio in plastica, blocco per coltelli, tastiera del microonde, rotella per pizza, guarnizione della porta del frigorifero, dispenser per acqua e ghiaccio del frigorifero (molto diffuso negli Stati Uniti), spatola di gomma, colino, cassetto per le verdure e scomparto per la carne del frigorifero. A questo punto, i microbiologi hanno analizzato i campioni alla ricerca di alcuni microrganismi specifici: Escherichia coli, Salmonella, Listeria monocytogenes, lieviti e muffe (1).

 Tutti gli utensili e gli elementi esaminati hanno mostrato la presenza di muffe e lieviti.Escherichia coli è stato rilevato sul 25% di oggetti (scomparto frigorifero per la carne, spatola di gomma, frullatore, apriscatole e rotella per la pizza). Risultato analogo per la Salmonella, presente su apriscatole, frullatore, contenitori per alimenti, scomparti per verdura e carne del frigorifero.  La Listeria, infine, è stata individuata nel cassetto per le verdure e nella guarnizione della porta del frigo.

 Il problema delle contaminazioni degli oggetti esiste,  e la soluzione è relativamente semplice: basta pulire bene e spesso  tutti questi elementi, seguendo le istruzioni del produttore. La gallery fotografica presenta gli oggetti più contaminati e riporta le indicazioni di NSF International per la pulizia.

 Valentina Murelli

 (1) Escherichia coli è un batterio che vive normalmente nel nostro intestino: alcuni ceppi, però, possono provocare disturbi come diarrea, infezioni del tratto urinario e polmoniti. Salmonella e Listeria determinano intossicazioni spesso gravi e particolarmente pericolose nei bambini, negli anziani e nelle donne in gravidanza. Lieviti e muffe, infine, sono considerati pericolosi perché in

alcune persone possono indurre una risposta allergica. Alcune muffe, inoltre, producono micotossine.

Pubblicato da Valentina Murelli il 24 aprile 2013

Fonte: Il fatto Alimentare