Nota Applicativa Buona Prassi di Laboratorio N.1 – Il trasferimento del campione biologico al laboratorio

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Il trasferimento del campione biologico al laboratorio

Il campione deve arrivare al punto di accettazione del laboratorio nelle stesse condizioni chimico-fisiche  e microbiologiche in cui si trovava al momento del prelievo. Si devono pertanto mettere in atto tutti quegli accorgimenti e precauzioni che siano in grado di dare questa sicurezza.  La persona responsabile del ricevimento del campione in laboratorio deve rendersi responsabile degli  accertamenti atti a garantire che questa norma sia sempre seguita.

Le disposizioni di legge

Il Decreto Ministeriale del 16 Dicembre 1993 riporta: “  (….) i campioni dei prodotti alimentari  deteriorabili vanno mantenuti dal momento del prelievo al momento in cui  viene iniziata l’analisi ad una temperatura, ove non diversamente previsto da norme vigenti, non superiore a  4°c e non inferiore a 0,5° c (….).

Le norme internazionali

Riportiamo le raccomandazioni dell’  “ICMSF ”

- NORME GENERALI

Un campionamento corretto richiede molta attenzione. L’obbiettivo è quello di ottenere un campione  rappresentativo dell’alimento e di sottoporre l’unità campionaria al laboratorio in una condizione batteriologica non modificata rispetto a quella esistente al momento del campionamento. I campioni devono essere prelevati solo da personale autorizzato ed opportunamente addestrato. Egli può essere assistito da altre persone responsabili del suo operato. Tutte le persone coinvolte devono prendere le opportune misure per prevenire, nel limite del possibile, qualsiasi contaminazione sia dell’alimento che del campione, impedendo la moltiplicazione o la morte della popolazione microbica nel campione durante il trasporto al laboratorio e la successiva conservazione  e manipolazione.  Il prodotto prelevato sul campo è definito “field sample”; l’unità campionaria che si utilizza in laboratorio per l’analisi è definita “sample unit”. Entrambi possono coincidere ma, preferibilmente, il “field sample” dovrebbe essere almeno il doppio per costituire una riserva in caso di incidente che richieda la ripetizione dell’ analisi. In molte situazioni i “field sample” sono costituiti da confezioni originali sigillate, di massa o di volume uperiore a quella necessaria per l’analisi. I sub-campioni presi dal “field sample” costituiscono il “sample unit “.

- COME OPERARE SUL CAMPO

1. Solo personale autorizzato ed addestrato alle tecniche di campionamento deve eseguire i prelievi. 2. Quando possibile, prelevare i campioni al momento dello scarico da navi, automezzi, aerei in più parti del carico. Fare attenzione alla possibilità di stratificazione dei componenti. Il quantitativo di campione deve essere un multiplo del quantitativo sufficiente all’analisi in modo da avere una riserva di campione in caso di incidente che rendesse necessaria la ripetizione del test. Conservare il quantitativo di campione eccedente in condizioni tali da non modificare le sue condizioni microbiologiche.

3. Quando possibile, far giungere al laboratorio confezioni originali, integre, ancora sigillate. In questo  modo il campione si troverà nelle condizioni in cui viene offerto al consumatore.

4. Se tutte le confezioni sono  accessibili, utilizzare la tabella dei numeri a caso.

5. Nel campionare grandi scatole con piccole confezioni, scegliere le scatole randomizzando e da ognuna di queste randomizzare nuovamente e scegliere le piccole confezioni. Preferibilmente, prelevare una confezione da ogni scatola.

6. Se il prodotto di un contenitore è troppo grande per essere trasportato nella confezione originale al laboratorio, trasferire campioni rappresentativi in un contenitore sterile separato,in condizioni asettiche.  Eliminare  la contaminazione superficiale della confezione mediante lavaggio e disinfezione con alcool al 0%. Aprire la confezione con forbici o coltello sterili. Usare strumenti separati per evitare una possibile  contaminazione crociata.  Fare attenzione nel prelevare prodotti di polvere leggera ed alle confezioni pressurizzate per evitare lo spargimento del prodotto. Non aprire prodotti inscatolati e chiusi ermeticamente sul campo, ma trasferirli tali e quali al laboratorio.

7. Se l’alimento si presenta in una grossa massa, prelevare in punti diversi e non solo sulla sommità e sul fondo.

8. Dovendo prelevare da un rubinetto di un silos,lasciar defluire una parte del prodotto per “lavare batteriologicamente” il rubinetto, prima di raccogliere il campione.

9. Fare attenzione a contaminazioni nel trasferire la porzione di campione da una grossa massa.

10. Utilizzare l’adatto campionatore in funzione dello stato fisico del prodotto; per esempio un tassello per formaggio duro, trapano con  sonda per surgelati, sonde o sassole per prodotti secchi, pipette per liquidi.

11. Impegnarsi per ottenere sempre un campione rappresentativo. Agitare il liquido o rimettere in sospensione le particelle sino ad ottenere un prodotto omogeneo. Per i prodotti surgelati trapanare una piccola “carota” da una massa più grande, in condizioni asettiche.

12. Talvolta non è possibile prelevare campioni asetticamente. Il responsabile del campionamento deve farne menzione al microbiologo addetto all’analisi. Il microbiologo potrà prelevare asetticamente una parte interna del prodotto ricevuto.

13. Prendere nota della temperatura dell’aria dell’ambiente di conservazione del prodotto da campionare, del veicolo impiegato per il trasporto, del campione, dell’alimento dal quale si è fatto il prelievo. La temperatura del prodotto viene rilevata in una confezione adiacente a quella prelevata.

Il materiale necessario

Frigorifero portatile elettrico, funzionante a batteria

Piastre eutectiche per impieghi particolari

Sacchetti “Presto Chiuso” sterili

Termometro portatile

Fazzolettini disinfettanti

Documenti di trasporto

Accessori per la marcatura, sigillatura, confezionamento del campione

Principi di base per il trasferimento del campione al laboratorio

a) Il frigorifero portatile elettrico non serve a raffreddare i campioni, ma a conservare la temperatura di raffreddamento. Il frigorifero deve  pertanto essere portato alla temperatura di esercizio richiesta prima di giungere sul luogo del campionamento.

b) Il campione non deve essere introdotto caldo, ma portato alla temperatura di refrigerazione prima del suo inserimento in frigorifero.

c) Le borse termiche tipo “Picnic” non possono garantire il mantenimento costante della temperatura perché legate alla sola azione delle  piastre eutectiche refrigerate.

d) L’apertura del coperchio del contenitore di trasporto deve essere sempre limitata alle operazioni essenziali.

e) I campioni contenuti in sacchetto di plastica leggera subiscono uno scambio termico molto più rapido di flaconi in plastica o vetro in  quanto lo spessore è inferiore e la flessibilità del sacchetto consente una immediata aderenza alla superficie fredda.

f) Il contenitore di trasporto non deve trasmettere microrganismi, odori, sapori al campione.

Esempio di  Procedura Operativa Standard per il trasferimento del campione

- OGGETTO

Trasferimento del campione deperibile al laboratorio

- OBIETTIVO

Trasferimento del campione al laboratorio senza che il campione modifichi le sue caratteristiche microbiologiche

- RESPONSABILITA’

Segreteria ricevimento campioni

- MEZZI

Frigorifero portatile elettrico, termometro portatile, fazzolettini disinfettanti, sacchetti “Presto Chiuso”, documenti per la identificazione del

campione, accessori per la marcatura, sigillatura, confezionamento del campione

- PROTOCOLLO

1. Il frigorifero portatile elettrico, al momento del prelievo, deve già trovarsi alla corretta temperatura di trasporto indicata dalle disposizioni di legge o dalle necessità microbiologiche. L’operatore deve portare il frigorifero alla temperatura di esercizio prima di collegarlo alla batteria della sua automobile; ciò richiederà alcune ore.

Le norme ISO precisano le seguenti direttive alle quali attenersi:

Prodotti stabili -Temperatura ambiente

Prodotti freschi e refrigerati – Tra 0 e +4 ° C

Prodotti surgelati – Al di sotto di – 18 ° C

Prodotti pastorizzati – Tra 0 e + 4 ° C

Unità deteriorate – Tra 0 e + 4 ° C

2. Dotarsi di sacchetti in plastica sterili a tenuta ermetica,di capacità differenti, per la raccolta di campioni senza  confezione o per il loro raffreddamento sotto acqua corrente.

3. In previsione di campioni singoli voluminosi, aggiungere piastre eutectiche al frigorifero per accelerare il raffreddamento della massa.

4. Il frigorifero portatile deve essere lavato e disinfettato  dopo ogni prelievo.

5. Registrare la temperatura interna di un campione “prova” adiacente al campione  “originale” all’inizio del trasferimento. Sullo stesso campione “prova” non utilizzato per l’analisi si controlla la temperatura al momento dell’arrivo in laboratorio.

6.  Registrare la temperatura del frigorifero portatile al momento dell’inizio del trasferimento del campione.

7. Grosse masse di campione prelevate calde (ad esempio all’ uscita del pastorizzatore) devono essere raffreddate, opportunamente protette per evitare che si inquinino od assorbano acqua,  sotto acqua corrente fredda o gelata prima della loro introduzione nel frigorifero portatile. Isolare eventualmente il campione in un sacchetto di plastica durante questa operazione. Verificare la corretta temperatura con il termometro portatile.

8. Mantenere a portata di mano ed opportunamente protetti tutti i documenti ufficiali e non ufficiali legati al previsto campionamento.

Trasferimento del campione

Organizzare il trasferimento in modo che il campione giunga al laboratorio nel tempo più breve, con la garanzia che non si interrompa la catena del freddo. Posizionare il frigorifero portatile lontano dalla luce solare diretta e  con le griglie di ventilazione libere.  Quando possibile, avvisare telefonicamente o via fax il laboratorio dell’imminente arrivo dei campioni, precisando tutti i dati relativi alla spedizione. Accertare che non ci siano “ponti vacanzieri” o festività locali che allungherebbero i tempi di trasporto. Una volta raggiunto il laboratorio, il campione non deve essere abbandonato a se stesso, ma lasciato a mani di un responsabile dal quale si deve pretendere una firma di conferma di ricevimento del campione in condizioni idonee ad essere analizzato.