Nota Applicativa Buona Prassi di Laboratorio N.8 – Strumentazione analitica ed ausiliaria: I termometri
Strumentazione analitica ed ausiliaria: I termometri
La “Buona Prassi di Laboratorio” e la normativa UNI EN 45001 richiedono che i termometri in uso nel laboratorio di analisi siano sottoposti ad un controllo periodico per accertarne l’ attendibilità. E’ compito del Responsabile del laboratorio approntare una Procedura Operativa Standard nella quale viene indicato il protocollo da seguire per controllare tutti i termometri che sono presenti in laboratorio. Il controllo di questi termometri deve essere eseguito periodicamente a scadenze prefissate facendo riferimento ad un termometro certificato presso un Laboratorio Metrologico ufficiale del Sistema Nazionale di Taratura (SIT) ed in dotazione ad ogni singolo laboratorio di analisi.
Acquisizione termometro certificato SIT
Il termometro certificato SIT può essere acquistato presso International pbi di Milano, precisando il tipo di termometro ed il range di temperatura che si presume di utilizzare. Ciò è necessario per fissare i punti di taratura che il Laboratorio Metrologico ufficiale dovrà certificare.
E’ opportuno che il laboratorio di analisi si doti di almeno due termometri certificati in modo da avere range di temperatura differenziati, poter disporre di ricambio in caso di rottura ed avere disponibilità di un termometro nel periodo in cui l’altro è inviato per il controllo periodico al SIT.
Procedura Operativa Standard
- OGGETTO
Controllo periodico attendibilità dei termometri in dotazione al laboratorio di analisi.
- SCOPO
Accertare che tutti i termometri di impiego routinario coincidano con le temperature di un termometro di riferimento certificato dal Laboratorio Metrologico del Sistema Nazionale di Taratura SIT (entro i limiti di tolleranza).
- RESPONSABILE
Il Direttore di laboratorio con delega al capo tecnico di laboratorio.
- MATERIALE
Termometro certificato SIT (scala da….°C a ….°C, divisione……, punti di taratura sulla scala…….°C,…….°C,…….°C).
Bagnomaria elettrico a circolazione forzata di acqua con precisione 1/10 di °C.
(Per temperature superiori a 100°C si deve adottare un bagnomaria ad olio).
Supporto per flaconcini da 100 ml in policarbonato da introdurre in bagnomaria. Flaconcini a forma quadrata, in policarbonato, con tappo a vite perforato, capacità 100 ml, con glicole etilenico.
Manuale di registrazione operazioni effettuate a scadenza periodica prefissata. –
CONSERVAZIONE TERMOMETRI CERTIFICATI
I termometri certificati devono essere conservati, a cura del capotecnico di laboratorio, nell’ astuccio protettivo, in luogo riparato dalla luce e da sbalzi di temperatura, con il bulbo non capovolto, non a portata di personale estraneo. I certificati originali devono essere conservati con la documentazione di base del laboratorio; fotocopia del certificato deve accompagnare ogni singolo termometro.
- PROTOCOLLO
Portare la temperatura del bagnomaria al primo valore di taratura del termometro certificato che si vuole controllare, attendendo almeno 30 minuti per la stabilizzazione della temperatura. Inserire il termometro certificato attraverso il tappo a vite di un flaconcino in policarbonato, a forma quadrata, da 100 ml contenente glicole etilenico e posizionato al centro del bagnomaria, nell’ apposito supporto. Inserire il termometro da controllare in un identico flaconcino e posizionarlo al centro del bagnomaria. Attendere 30 minuti ed eseguire la lettura della temperatura, raffrontando i valori dei due termometri. Lo scarto non deve essere superiore a ………. (questo valore lo si può conoscere dal certificato). In caso di non conformità, ripetere la prova accertandosi che il bagnomaria funzioni correttamente e che i flaconcini siano correttamente posizionati e pieni di liquido.
I risultati della prova devono essere riportati nell’ apposito registro unitamente a data, nome e firma del tecnico che ha eseguito la prova e controfirmati dal Responsabile di laboratorio. Ripetere lo stesso protocollo per gli altri valori di temperatura relativi al termometro considerato.
Testo: Roberto Ligugnana