Nota Applicativa Clean Room N.2 – Glossario Clean Room

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Glossario Clean Room

 

A

Aerobico

Un microrganismo in grado di moltiplicarsi in presenza di ossigeno.

Agrobiologia

Branca della biologia che si interessa dello studio, cattura, numerazione, identificazione dei microrganismi che si trovano nell’aria.

Aerosol

Liquido o particelle solide sospese in un gas, generalmente aria. La nebbia è un esempio di aerosol naturale. L’aerosol contenente microrganismi è frequentemente generato in laboratorio con attività quali centrifugazione, omogeneizzazione, pipettamernto. Rappresenta un potenziale rischio biologico.

Alofilo

Un microrganismo capace di moltiplicarsi in presenza di alte concentrazioni di sale.

Ambiente controllato

Vedi Controlled Environment.

Anaerobico

Un microrganismo in grado di moltiplicarsi in assenza di ossigeno.

Anemometro

Strumento per controllare la velocità dell’aria. E’ utilizzato per monitorare il flusso d’aria laminare e per validare il volume d’aria aspirato dai campionatori d’aria.

Antisettico

Prodotto chimico in grado di distruggere od inibire la moltiplicazione di microrganismi.

Area bianca

Vedi Clean Room.

Area critica

Lo spazio che circonda le operazioni di confezionamento asettico.

Area asettica

Lo spazio che circonda  l’area critica di un sistema di confezionamento asettico. Deve essere conforme ad un livello di contaminazione particellare minimo Classe M4.5.

Area controllata

Lo spazio per la produzione o conservazione di prodotti non sterili, contenitori ed altri prodotti che possono venire in contatto con prodotti manipolati. In genere questa area deve essere conforme ad un livello di contaminazione particellare Classe M6,5. Il conteggio microbico non dovrebbe superare le 67,5 U.F.C./m3 di aria.

Asettico

Letteralmente si può definire “assenza di materia infetta”, ma frequentemente è usato erroneamente come sinonimo di “sterile”.

Autoclave

Strumentazione per la sterilizzazione di oggetti con vapore sotto pressione.

Azione correttiva

Azione, riportata in POS, che si deve intraprendere quando vengono superate determinate condizioni prefissate.

 

B

Barriera assoluta

Ambiente confinato o cabina costruita in modo tale che non si possa avere passaggio di contaminazione tra la parte interna e l’area circostante. Una cabina biologica Classe III è un esempio di barriera assoluta.

Barriera parziale

Ambiente confinato o cabina che, a seguito di una sua parziale apertura, offre al prodotto ed all’operatore solo una parziale protezione dalla contaminazione. Tipico esempio è la cabina di sicurezza biologica Classe II.

Battericida

Si riferisce alla capacità di uccidere cellule batteriche vegetative, ma non necessariamente spore batteriche.

Batteriostatico

Si riferisce alla capacità di fermare la moltiplicazione di cellule batteriche vegetative, senza necessariamente ucciderle. La loro moltiplicazione in genere riprende nel momento in cui il batteriostatico viene rimosso.

Bioburden

Il livello di contaminazione microbica interna o superficiale di un oggetto o materiale immediatamente prima del processo di sterilizzazione.

Biocidi

Un agente che uccide i microrganismi.

Biofilm

Popolazione di microrganismi tenacemente attaccata ad una superficie grazie a sostanze polisaccaridi che si trovano sulla superficie delle cellule. Il biofilm non è sempre di facile eliminazione e può causare seri problemi in produzione quali fenomeni di corrosione e di contaminazione.

Biotecnologia

Sfruttamento commerciale di un processo biologico. Molto spesso coinvolge applicazioni di biologia molecolare ed ingegneria genetica.

Brodo

Liquido nutriente per la moltiplicazione di microrganismi.

 

C

Cabina di biosicurezza

Sistema per proteggere gli operatori da microrganismi a rischio e, in alcuni casi, per proteggere l’area di lavoro dalla contaminazione ambientale.

Cambi d’aria

La frequenza per unità di tempo (minuti, ore) con cui l’aria di un ambiente confinato è sostituita. L’aria può essere parzialmente ricircolata o totalmente sostituita.

Cellula vegetativa

Cellula microbica in grado di riprodursi mediante divisione, contrariamente a quanto avviene per le spore.

Citotossicità

Il grado di tossicità di una sostanza verso cellule animali. Fa in genere riferimento a disinfettanti, antisettici od altri prodotti che possono venire a contatto con un tessuto animale.

Classificazione purezza dell’aria

Nel settore farmaceutico, Classe 100 (M3,5), Classe 10.000 (M5,5) e Classe 100.000 (M6,5)  sono le classi che più frequentemente si riscontrano nei processi produttivi asettici.

Clean Room

Ambiente confinato nel quale la concentrazione di particelle aeroportate è mantenuta sotto controllo per attenersi ad una specifica Classe di Cleanliness. Anche la concentrazione di microrganismi  ambientali deve essere monitorata e tenuta sotto controllo.

Clean zone

Uno spazio definito nel quale la concentrazione di particelle aeroportate e di microrganismi è tenuta sotto controllo per attenersi a specifici livelli di classificazione Cleanliness.

Colonia

Un accumulo visibile ad occhio nudo di moltiplicazione microbica sulla superficie di un terreno nutriente agarizzato.

Confezionamento asettico

Procedimento con il quale contenitori sterili sono riempiti di prodotto sterile e sigillati con sistemi di chiusura sterile. In genere è un procedimento adottato con prodotti che non tollerano un processo di sterilizzazione finale.

Conta particellare aeroportata

Le particelle hanno una dimensione di 0,5 um o più grande. Quando è specificato il numero, ci si riferisce al numero massimo ammissibile di particelle per metro cubo di aria.

Conta di particelle vitali aeroportate

Quando viene indicato un numero di microrganismi, ci si riferisce al numero massimo di  unità formanti colonia  per  metro cubo di aria.

Controlled environment

Qualsiasi area di un processo asettico per il quale il livello di particelle aeroportate e di microrganismi è mantenuto sotto stretto controllo in funzione della attività che si deve svolgere in tale ambiente.

 

D

Decontaminazione

Rimozione o distruzione di organismi viventi a bassi livelli di popolazione, senza necessariamente arrivare a zero.

Disinfettante

Agente chimico in grado di uccidere le forme vegetative di batteri, miceti, virus che causano malattie, ma non le spore batteriche. Si applica  ad oggetti inanimati.

Distribuzione di Poisson

Calcolo statistico che predice la frequenza di un evento tenendo in considerazione quanto spesso si verifica e quali sono le opportunità perché ciò si verifichi.

DOP

Sostanza chimica in grado di produrre particelle di fumo di dimensioni uniformi. Utilizzato per testare l’efficienza dei filtri d’aria.

Droplet

Particella aeroportata costituita essenzialmente da liquido. Le “droplet” di saliva sono frequentemente generate mentre si parla, si mangia, si starnuta, si tossisce. La maggioranza delle “droplet” sedimenta in breve tempo sul pavimento e sulle superfici. Altre invece perdono umidità, si riducono di dimensione diventando “droplet nuclei” e rimangono in sospensione a lungo nell’aria aggiungendo un significativo numero di microrganismi all’ ambiente.

Droplet nucleus

Particella aeroportata che ha avuto origine da una “droplet” che ha perso umidità.

 

F

Facoltativo  (microrganismo)

Si riferisce a determinati microrganismi in grado di moltiplicarsi in diverse condizioni ambientali. Per esempio gli anaerobi facoltativi possono svilupparsi sia in condizioni di aerobiosi che di anaerobiosi.

Fall-out

Metodo per valutare il numero di microrganismi dell’aria che per sedimentazione naturale sono raccolti sul terreno nutritivo di una scatola Petri rimasta aperta per un certo periodo di tempo (minuti, una ora). Questo metodo non sostituisce le prestazioni di un campionatore d’aria ad impatto dove il volume d’aria aspirato è noto, ma si può affiancare per specifiche aree della Clean Room, ad esempio nei punti attorno ad apparecchiature  dove il flusso d’aria è deviato causando deposito di particelle sulla superficie o sul prodotto o sul contenitore.

Federal Standard 209E

Airborne Particulate Cleanliness Classes in Clean Rooms and Clean Zones – Documento USA che riguarda la progettazione, costruzione, controllo di Clean Room.

Flusso d’aria laminare

Movimento d’aria nel quale tutte le molecole si muovono alla stessa velocità e nella stessa direzione. Condizione difficile da raggiungere, se non in piccoli spazi confinati, perché strumenti, apparecchiature, mobili, oggetti vari possono causare una naturale turbolenza.

Fomite

Un oggetto inanimato o materiale che agisce come portatore intermedio di una contaminazione microbiologica. Tipici esempi sono  la maniglia della porta, strumenti chirurgici, etc.

 

H

HEPA  filtro

High Efficiency Particulate Airfilter. Filtri utilizzati nei sistemi a flusso laminare. Efficienza di filtrazione superiore a 99,99% per particelle sino a 0,3 um.

 

I

Indicatore biologico

Un insieme di cellule batteriche (in genere spore) di tipo e numero conosciuto che è sottoposto ad un processo di sterilizzazione  per accertare il corretto funzionamento della apparecchiatura di sterilizzazione. Le cellule batteriche, sottoposte al trattamento, sono successivamente coltivate e la loro mancata moltiplicazione è indice di raggiunte condizioni di sterilizzazione.

Indicatore chimico

Strisce, etichette, nastri adesivi, cartoncini impregnati di sostanze chimiche che virano di colore al raggiungimento di una determinata prefissata temperatura. Sono utilizzati per dimostrare che un prodotto è stato sottoposto a trattamento  di sterilizzazione, ma ciò non implica che il prodotto sia diventato sterile.

Inoculo

Piccola quantità di microrganismi vivi che sono trasferiti su un terreno sterile per dare inizio ad una nuova moltiplicazione.

Integrità dei filtri

Prova che assicura che la funzionalità di un filtro  è soddisfacente. Ad esempio DOP test o Bubble Point Test.

 

L

Livello di Allerta

Si riferisce ad un livello di contaminazione, riportato in una POS, che, se superato, allerta il personale che esiste una apparente deviazione dalle normali condizioni operative. Il livello di allerta è sempre inferiore al livello di azione. Il livello di allerta è stabilito sulla base di un dato storico secondo un programma di monitoraggio.

Livello di Azione

Si riferisce ad un più alto livello di contaminazione, riportato in una POS, che, se superato, richiede un immediato intervento correttivo da parte del personale.

Livello di Assicurazione

(= Level of assurance) – Probabilità che una popolazione microbica sottoposta a trattamento di sterilizzazione contenga ancora una cellula viva.  Ad esempio un livello di assicurazione di 10-6 indica che esiste una possibilità su un milione che la popolazione microbica non sia stata sterilizzata.

Livelli di bio-sicurezza

Il CDC (Center for Disease Control) ed il NIH (National Institute of Health) hanno definito quattro livelli di sicurezza biologica. Il livello 1 fa riferimento ad organismi che in adulti sani, normali non provocano malattie. Il livello 2, 3 e 4 sono designati per organismi che, in ordine crescente, rappresentano un rischio biologico per gli esseri umani.

 

M

MAXI contact plate

Piastre a contatto diametro 84 mm che consentono di controllare la presenza di una possibile fonte di contaminazione delle mani nude o guantate degli operatori secondo il test “touch plates”.

Media fill test

Prova di validazione di riempimento asettico usando un terreno nutriente sterile in sostituzione del prodotto; la mancata moltiplicazione di microrganismi nel recipiente, al termine di un periodo di incubazione, conferma il riempimento asettico.

Membrana filtrante

Filtro prodotto con differenti materiali quali cellulosa, polietilene, nylon, etc. con pori di piccole dimensioni per trattenere particelle microscopiche e sub-microscopiche. Una classica utilizzazione è la sterilizzazione di liquidi termolabili.

Mesofilo

Un microrganismo che si moltiplica tra +4°C e +25°C.

Microaerofilo

Un microrganismo che si moltiplica meglio in presenza di tracce di ossigeno, in contrasto con un aerobio che si moltiplica meglio in presenza di un normale livello di ossigeno dell’aria.

Microbiological Evaluation of Clean Rooms

Documento 1116, Supplemento Ottavo della Farmacopea USA. Capitolo dedicato ai processi di produzione asettica.

Micron

Termine obsoleto per indicare l’unità di lunghezza. E’ sostituito da micrometro (µm).

 

N

Numero Più Probabile

Metodo statistico per stimare popolazioni batteriche molto basse in liquidi, osservando le proporzioni di aliquote del campione che non contengono cellule vive ed applicando la distribuzione di Poisson. Tecnica microbiologica in genere utilizzata per valutare la qualità batteriologica dell’acqua.

 

O

Obbligato

Si riferisce a microrganismi incapaci di moltiplicarsi se non ad una specifica condizione ambientale. Per esempio i batteri anaerobi obbligati si sviluppano solo in completa assenza di ossigeno gassoso.

Opportunista

Un microrganismo in grado di causare malattie solo in condizioni specifiche. Organismo che in genere non è pericoloso, ma prende l’opportunità che gli si offre (ad esempio con individui immunosoppressi).

Ossido di etilene

Gas incolore impiegato come sterilizzante. Ha una grande capacità di penetrazione  ed è efficiente a temperatura ambiente, pur avendo necessità per agire, di un certo grado di umidità. E’ tossico, infiammabile, sospetto carcinogeno.  La sua infiammabilità può essere ridotta miscelandolo con anidride carbonica.

 

P

Parassita

Un organismo che si procura le sostanze nutrienti da altri organismi viventi.

Parenterale

Prodotto somministrato a pazienti non per via orale, ma intravenosa o muscolare.

Particella infetta

Particella che veicola uno o più organismi patogeni.

Particella “viable”

Particella quale polvere, cellula dell’epidermide che trasporta uno o più microrganismi vivi.

Patogeno

Un organismo in grado di produrre malattie.

Piano di campionamento ambientale

Piano documentato  che descrive le procedure ed i metodi di campionamento di un ambiente controllato. Identifica i punti di campionamento, la frequenza di campionamento, il numero di campioni. Descrive i metodi analitici e la interpretazione dei risultati.

Piastra a contatto

(=RODAC) – Piastra ideata in modo tale che la superficie dell’agar formi una convessità che sporga dalla piastra a contatto rendendo possibile la valutazione microbiologica di una superficie mediante impronta. Oltre che per il monitoraggio delle superfici, la piastra a contatto è utilizzata anche per il controllo dell’aria e delle mani.

Pirogeno

Una sostanza che produce febbre.

POS

Vedi Procedura Operativa Standard.

Procedura Operativa Standard

Documento scritto  che riporta operazioni, test, campionamento, interpretazione dei risultati, azioni correttive in relazione alle operazioni  che avvengono in un ambiente a contaminazione controllata.  Modifiche al documento originale devono essere approvate per iscritto dal dirigente responsabile delle operazioni.

Processo asettico

Modo di trattare prodotti farmaceutici o presidi medici: alla separata sterilizzazione del prodotto e del contenitore fa seguito il confezionamento in condizioni microbiologiche rigide, ben definite.

Programma di monitoraggio ambientale

Programma documentato, implementato mediante una POS, che descrive in dettaglio le procedure ed il metodo per il monitoraggio delle particelle ambientali e dei  microrganismi (aria, superfici, vestiario del personale).

Prova di fertilità

(=”Media growth promotion”) – Test per dimostrare che il terreno nutritivo impiegato nell’esame  microbiologico ambientale consente una ideale moltiplicazione dei microrganismi ricercati.

Psicrofilo

Un microrganismo che si moltiplica bene a temperatura inferiore a +20°C.

Punti di campionamento

Posizioni geografiche documentate, all’interno di un ambiente controllato, per il campionamento ambientale ai fini della valutazione microbiologica ambientale. In genere questi punti sono scelti in funzione del contatto potenziale tra prodotto, contenitore, chiusura, operatore.

 

S

Saprofita

Un microrganismo che si procura i nutrienti da materia organica non vivente.

Shock termico

Procedimento batteriologico per eliminare le cellule vegetative, lasciando intatte le spore. Si esegue in genere a 80°C per 10-20 minuti.

Slit to agar

Sistema di campionamento microbiologico dell’aria a fessura. L’aria viene aspirata in continuo attraverso una fessura e fatta impattare sul terreno agarizzato di una scatola Petri in continua lenta rotazione. E’ così possibile evidenziare eventuali picchi di contaminazione che si manifestano durante un ciclo produttivo.

Sporicida

Un agente in grado di uccidere le spore batteriche.

Sterile

Esente da microrganismi vivi.

Sterilizzazione – Sterilità

Completa rimozione o distruzione di tutti gli organismi viventi. Secondo una stretta definizione di sterilità, un articolo  si può definire sterile in completa assenza di microrganismi vitali. La sterilità assoluta non può essere praticamente dimostrata se non analizzando ogni singolo componente di un lotto di produzione. Poiché ciò è praticamente impossibile, la sterilizzazione è pertanto definita in termini di probabilità, dove la possibilità di un articolo contaminato  sia accettabilmente remota.

Sterilizzazione a calore secco

Sterilizzazione termica  con umidità relativa inferiore al 100%. E’ meno efficiente del calore umido dove l’umidità relativa è 100% e richiede tempi di trattamento più lunghi e temperature più elevate.

Sterilizzazione a calore umido

Sterilizzazione termica con umidità relativa al 100%.

Sterilizzazione terminale

Processo  dove contenitori non sterili sono riempiti con prodotti non sterili, chiusi e sterilizzati come fase produttiva finale.

Superficie di contatto con il prodotto

Area e superfici in ambiente controllato che sono a diretto contatto con il prodotto, i contenitori o le chiusure ed il cui stato microbiologico può determinarne una contaminazione. Queste superfici, una volta identificate, dovrebbero essere monitorate più frequentemente che non le altre superfici di non contatto con il prodotto. dell’ambiente controllato.

 

T

Tampone

Bastoncino  sterile con estremità assorbente utilizzato per campionare in genere superfici irregolari per valutarne le condizioni microbiologiche.

Tecnica asettica

Tutte le pratiche che servono ad evitare una contaminazione microbiologica, quali  la flambatura della imboccatura di un recipiente dopo la sua apertura e l’impiego di camici e guanti sterili.

Termofilo

Microrganismo che si moltiplica meglio a temperature superiori a +40°C.

Touch plate

Metodo, applicato a regolari intervalli, per evidenziare la possibile fonte di contaminazione delle mani degli operatori di Clean Room. Le dita nude e/o guantate sono premute per 10 secondi sulla superficie del terreno agarizzato di una piastra MAXI Contact. Per ottenere una impronta microbiologica. Dopo incubazione, si contano le colonie (u.f.c.) che si sono sviluppate e si decide per eventuali interventi correttivi in funzione della POS aziendale.

 

U

Unità Formante Colonia

(=u.f.c.) – Il risultato della formazione di una colonia su un adatto terreno nutritivo solido. Si presume che ogni colonia sia originata da una ingola cellula microbica, ma difficile da provare.

ULPA filtro

Filtro con efficienza superiore a 99,9999 % per particelle sino a 0,1 um.

 

V

Validazione

Documentazione completa, dettagliata che dimostra che tutti i processi e le procedure sono applicate, hanno funzionato e stanno funzionando secondo quanto indicato da un documento di riferimento.

Valore-D

Tempo di riduzione decimale: il tempo richiesto da un agente fisico o chimico per ridurre la popolazione microbica del 90% (un log). Si esprime in minuti (ore) quando ci si riferisce al calore; in megarad quando ci si riferisce a radiazione ionizzante. Il reciproco del Valore-D, 1/D, si riferisce alla costante K.

Virucida

Agente in grado di uccidere virus.