Nota Applicativa Glossario N.14 – Glossario Acqua Potabile

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A

Abitanti equivalenti

Un abitante equivalente è quello che apporta al liquame un predefinito carico organico biodegradabile.

Accrediti/addebiti diversi

Comprendono gli addebiti/accrediti diversi da quelli per la fornitura dei servizi di acquedotto, fognatura, depurazione e dalla quota fissa. Sono, ad esempio: i contributi di allacciamento alla rete, il deposito cauzionale o gli interessi di mora o, per gli accrediti, eventuali indennizzi previsti dalla Carta dei Servizi. In bolletta deve sempre essere evidenziato a cosa si riferiscono. A seconda della loro tipologia possono essere soggetti o meno all’Iva.

Acque reflue

Acque usate, scarti delle attività umane, domestiche o industriali. Si distinguono in acque reflue domestiche, provenienti da insediamenti di tipo residenziale derivanti, prevalentemente, dal metabolismo umano e da attività domestiche; acque reflue industriali, scaricate da edifici o installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni; acque reflue urbane, originate dal miscuglio di acque reflue domestiche e di acque reflue industriali o pluviali, raccolte in reti fognarie.

Acquedotto

Tramite il servizio di acquedotto l’acqua viene prelevata dalla fonte, trattata mediante la potabilizzazione e immessa nella rete idrica, per la distribuzione alle utenze. L’utente paga questo servizio con una quota variabile in base ai mc consumati e differenziata a seconda degli scaglioni di consumo.

Acquifero

Sistema fisico-chimico formato da due fasi: l’acqua sotterranea e un serbatoio che si manifesta come una struttura idrogeologica (roccia o sedimenti incoerenti come ghiaie e sabbie) permeabile per porosità e/o fessurazione che permette un deflusso significativo di acqua sotterranea e la captazione di portate significative. Si distingue in acquifero a falda libera (o freatica): è un serbatoio naturale di acqua limitato superiormente da un limite reale (la superficie piezometrica) in equilibrio con la pressione atmosferica e inferiormente da un limite geologico impermeabile. L’acquifero a falda confinata (o in pressione): l’acqua che circola al suo interno è in pressione perché è delimitata superiormente e inferiormente da orizzonti impermeabili. La ricarica dell’acquifero è dovuta in massima parte alla infiltrazione diretta delle precipitazioni meteoriche e, in minor misura, alle infiltrazioni dei corsi d’acqua e delle irrigazioni. 

Adsorbimento

Processo chimico-fisico secondo il quale molecole o gruppi ionici vengono trattenuti sulla superficie di alcuni solidi porosi, passando da una fase gassosa o liquida a una fase solida.

Aerazione

Processo fisico di separazione dei composti volatili disciolti nelle acque ottenuto mediante forze di diffusione molecolare. Avviene grazie al passaggio di un consistente flusso d’aria in una colonna di scambio (torre di aerazione) nella quale l’acqua viene fatta cadere a pioggia in una vasca ad aria insufflata dal fondo.

Allacciamento

Punto di connessione tra l’impianto privato e la rete pubblica, sia di acqua potabile (allacciamento acqua potabile) sia di acque reflue (allacciamento fognario).

Altre Utenze (ex IPAB, agrozootecniche, siti isolati e siti isolati agrozootecnici)

Significa che la fornitura è per usi diversi da quelli abitativi e non abitativi. Ad ogni tipologia di utenza corrisponde una specifica tariffa.

Ammonio

Ione a base di azoto, deriva principalmente delle deiezioni umane o animali dove è contenuto assieme all’urea risultante dal metabolismo delle proteine. La sua presenza nelle acque, specialmente in quelle sotterranee, è dovuta in alcuni casi a cause geologiche quali ad esempio la degradazione di materiale in via di fossilizzazione (resti di piante, giacimenti di torba, ecc.). Si esprime in mg/L. Nella normativa vigente (D. lgs. n. 31/2001) il limite è previsto è di 0,50 mg/L.

Arsenico

L’arsenico, elemento chimico di simbolo As, è un semimetallo naturalmente che si trova naturalmente nel terreno e nelle rocce. E’ stato utilizzato in passato nella produzione di insetticidi per l’agricoltura mentre oggi viene impiegato nella produzione di semiconduttori nell’industria elettronica. Per le sue applicazioni viene ottenuto come sottoprodotto dell’estrazione di altri minerali. Già presente in natura in quantità ridotte, il suo utilizzo e l’estrazione mineraria ne hanno aumentato la concentrazione nel terreno, senza raggiungere tuttavia concentrazioni particolarmente elevate. Le sue caratteristiche chimiche gli permettono di spostarsi nell’acqua e nell’aria sotto forma di polveri, e la sua similarità al fosforo e la sua affinità allo zolfo presente nelle proteine lo rendono tossico per gli esseri viventi. Una sua elevata presenza può quindi causare problemi di tipo ambientale nei confronti di piante e animali nonché alla salute dell’uomo attraverso cibi e bevande, tanto da diventare tristemente noto anche nell’impiego come veleno. C’è da considerare però che la quantità necessaria perché si verifichi un avvelenamento letale di arsenico è molto alta rispetto a quelle che si possono riscontrare nell’ambiente, rimane dunque solo il problema legato all’assimilazione cronica di tale elemento. Ma anche in questo caso, in molti luoghi non si verifica una presenza di arsenico sufficientemente elevata da presentare problemi per l’uomo e per l’ambiente, ad esempio in Italia le zone maggiormente interessate sono quelle del centro (principalmente Toscana e Lazio).

Autolettura utente

È il numero che compare sul contatore ad una certa data che è stato rilevato dall’utente e comunicato al gestore, affinché lo utilizzi per la fatturazione

 

C

Calcio

È un metallo alcalino terroso. È il quinto elemento in ordine di abbondanza nella crosta terrestre, ed è essenziale per tutta la vita sulla terra. Il calcio è un importante componente di una dieta equilibrata. Una mancanza di calcio rallenta la formazione e la crescita delle ossa e dei denti e provoca il loro indebolimento: viceversa, un eccesso di calcio nella dieta può portare alla formazione di calcoli renali nei soggetti a rischio. Nel nostro organismo è presente circa un chilo di calcio, di cui il 99% è fissato nelle ossa e il resto circola libero nel sangue. Questo elemento si trova in grandi quantità nel calcare, nel gesso e nella fluorite, tutte rocce di cui è un componente fondamentale. Insieme al magnesio, nella forma di sali carbonati determina il grado di durezza dell’acqua. La sua concentrazione in acqua non è un parametro vincolato dalla normativa vigente, mentre lo è la durezza.

Carboni attivi

Materiale adsorbente costituito in prevalenza da carbonio con un’elevata porosità interna e con la capacità di adsorbire le molecole dei composti organici, come i solventi clorurati alifatici, aromatici e i pesticidi. Vengono utilizzati per il trattamento di potabilizzazione delle acque e sono efficaci per eliminare sia i composti organici volatili che quelli non volatili. Quando la capacità di adsorbimento di un carbone attivo granulare si esaurisce, esso viene rimosso e può essere avviato a smaltimento, all’incenerimento o alla riattivazione in appositi forni, per un suo ulteriore utilizzo.

Carta dei servizi

È il documento, previsto dalla normativa, con cui il gestore si impegna a rispettare determinati livelli di qualità del servizio nei confronti dei propri utenti. I livelli di qualità riguardano solitamente i tempi massimi di esecuzione delle principali prestazioni richieste dall’utente e in alcuni casi la loro violazione può dare diritto a un rimborso. La Carta dei servizi è disponibile nel sito internet e presso gli sportelli del gestore.

Centrali a doppio sollevamento

L’acqua viene attinta dai pozzi mediante elettropompe sommerse che la inviano con una rete di tubi alla vasca di accumulo delle centrali, da cui viene successivamente ripompata nella rete di distribuzione.

Cloruro

È uno ione di cloro carico negativamente. I sali che contengono uno ione di questo tipo vengono detti cloruri. I cloruri sono quasi tutti solubili in acqua; un’eccezione (comunemente sfruttata in analisi chimica) è il cloruro d’argento. I cloruri possiedono punti di fusione ed ebollizione molto alti. Fusi o disciolti in acqua sono buoni conduttori elettrici. Il cloruro più universalmente noto è il cloruro di sodio di formula NaCl, il normale sale da cucina, presente sulla crosta terrestre in grandi quantità nell’acqua di mare. Lo ione cloruro si trova in concentrazioni minori anche nelle acque dolci e in numerose bevande di uso comune. Nel corpo umano il cloruro presiede a importanti funzioni biologiche e lo si trova, fra l’altro, nel sangue. Il limite di legge per le acque destinate al consumo umano è 250 mg/L.

Collettamento

Raccolta delle acque reflue, sinonimo di raccolta di acque fognarie.

Concentrazione ioni di idrogeno

Misura l’acidità dell’acqua. Un’acqua neutra ha un pH uguale a 7, un’acqua basica (alcalina) ha un pH maggiore di 7 mentre un’acqua acida ha un pH minore di 7. Valori bassi di pH (acqua acida) possono essere dovuti all’addizione di anidride carbonica (CO2) nell’acqua, mentre valori alti (alcalini) sono dovuti alla presenza del carbonato di calcio. Nella normativa vigente (D. lgs. n. 31/2001) sono previsti valori compresi tra 6,5 e 9,5 unità di pH; il pH delle acque è un elemento di giudizio molto importante, valori molto più bassi o più alti dell’intervallo consentito indicano un inquinamento rispettivamente da acidi o da basi forti.

Conduttività

Questo parametro indica il grado di mineralizzazione dell’acqua e costituisce quindi una misura indiretta del suo contenuto salino e viene espresso in µS/cm. Nella maggior parte delle acque naturali è compreso tra 100 e 1000, ma non sono rare le acque che presentano valori esterni a questo intervallo (l’acqua distillata per esempio ha un valore inferiore a 2). Valori differenti di conducibilità possono determinare variazioni nel gusto dell’acqua.

Consumi effettivi

Sono i consumi di acqua, in metri cubi, tra due letture del contatore rilevate o autoletture: sono pertanto pari alla differenza tra i numeri indicati dal contatore al momento dell’ultima lettura rilevata (o dell’ultima autolettura) ed i numeri indicati dal contatore al momento della precedente lettura rilevata (o della precedente autolettura).

Consumi fatturati

Sono i consumi di acqua, in metri cubi, fatturati nella bolletta per il periodo di competenza. Possono essere diversi dai consumi effettivi, quando ai consumi effettivi viene aggiunta una parte di consumi stimati, dall’ultima lettura o autolettura, fino alla fine del trimestre di riferimento (bollettazione mista).

Consumi stimati a calcolo

Sono i consumi di acqua, in metri cubi, che vengono attribuiti, in mancanza di letture rilevate dal contatore o autoletture, basandosi sulle migliori stime dei consumi storici dell’utente disponibili al gestore.

Contaminazioni chimiche

Presenza nell’acqua di sostanze chimiche di natura organica o inorganica, antropica o naturale, in quantità o concentrazioni tali da costituire un potenziale pericolo per la salute umana.

Contaminazioni microbiologiche

I contaminanti di natura microbiologica sono quei microrganismi che se ingeriti con l’acqua possono provocare un danno alla salute del consumatore. Quindi, per stabilire se un’acqua è potabile sotto il profilo microbiologico è necessario accertarsi che non sia contaminata da microrganismi patogeni ma, poiché questi appartengono a tanti generi e specie diverse, si sceglie di ricercare i così detti “indicatori di contaminazione fecale” ossia alcune specie di batteri (Batteri Coliformi, Escherichia coli, Enterococchi) presenti in gran numero rispetto ai patogeni nelle feci umane e animali.

 

Deposito cauzionale

È una somma di denaro che l’utente versa al gestore a titolo di garanzia e che deve essere restituita dopo la cessazione del contratto nel rispetto delle condizioni contrattuali in vigore.

Depurazione

Tramite il servizio di depurazione, le acque raccolte dalla fognatura vengono trattate in appositi impianti e rese compatibili con l’ambiente per poter essere rilasciate. L’utente paga questo servizio con una quota variabile (euro/mc) commisurata ai mc di acqua consumata. Ad esempio se sono stati consumati 50 mc di acqua potabile, la quota servizio di depurazione è calcolata su una quantità di 50 mc.

Durezza

La durezza dell’acqua è associata al contenuto di sali di calcio e di magnesio ed è espressa in gradi francesi: 1°F (grado francese) corrisponde a 10 mg/L di carbonato di calcio. Per la durezza non esiste un valore limite, ma un intervallo consigliato compreso fra 15 e 50°F, a dimostrazione che tutte le persone sane e di qualunque età possono bere acque con tali valori di durezza. Basti pensare che alcune acque minerali imbottigliate possiedono un grado di durezza molto alto, in alcuni casi ben superiore a quello dell’acqua del rubinetto.

Dal punto di vista tossicologico, bere un’acqua dura non risulta pericoloso o nocivo per la salute umana, né sta a indicare una cattiva qualità dell’acqua; all’opposto, si è notato che proprio la presenza dei due elementi, calcio e magnesio, può prevenire alcune malattie come l’ipertensione e l’infarto.

È possibile suddividere, in funzione della misura della durezza, le acque in 3 gruppi:

- tra 15 e 22 gradi francesi = acque poco dure

- tra 23 e 32 gradi francesi = acque mediamente dure

- tra 33 e 54 gradi francesi = acque dure

 

F

Ferro

Metallo pesante estremamente diffuso sulla crosta terrestre (circa il 5%), riveste un ruolo fondamentale per l’organismo umano in quanto è vettore di ossigeno nell’emoglobina nel sangue. Metallo il cui uso è estremamente diffuso sin dall’antichità grazie alla sua disponibilità in natura e grazie alle sue caratteristiche meccaniche. È naturalmente presente nelle acque. Il limite di legge per le acque destinate al consumo umano è di 200 ug/L.

Fognatura

Tramite il servizio di fognatura le acque superficiali e le acque reflue provenienti dalle attività umane sono raccolte e convogliate nella rete fognaria, fino al depuratore. L’utente paga questo servizio con una quota variabile (euro/mc) commisurata ai mc di acqua consumata. Ad esempio se sono stati consumati 50 mc di acqua potabile, la quota servizio di fognatura è calcolata su una quantità di 50 mc.

Fluoruri

Sono ioni di fluoro che appartengono alla stessa famiglia dei cloruri. A differenza di questi sono presenti in quantità decisamente inferiori sia sulla crosta terrestre che nel corpo umano. Si trovano sia nelle acque sotterranee che superficiali sotto forma di sali. Il limite previsto dalla normativa vigente per le acque destinate al consumo umano è molto inferiore a quello dei cloruri ed è di 1,5 mg/L.

 

G

Geotermia

Disciplina della geologia che studia l’insieme dei fenomeni naturali coinvolti nella produzione e nel trasferimento di calore proveniente dall’interno della Terra: in linea generale la temperatura del suolo aumenta man mano che si scende in profondità, – il gradiente geotermico in media aumenta di 3°C ogni 100 metri. Questo fenomeno può essere sfruttato per ottenere energia, nello specifico chiamata energia geotermica.

 

M

Magnesio

Metallo alcalino terroso simile al calcio, costituisce circa il 2% della crosta terrestre, è il terzo per abbondanza tra gli elementi disciolti nell’acqua marina. Metallo che trova largo impiego nell’industria siderurgica. Oltre alle rocce e all’acqua marina, il magnesio è presente sia nel mondo vegetale che in quello animale, di cui costituisce uno dei componenti essenziali. L’apporto quotidiano raccomandato di magnesio per un adulto è di 350 mg per gli uomini e 300 mg per le donne. Il magnesio è responsabile di molti processi metabolici essenziali, come la formazione dell’urea, la trasmissione degli impulsi muscolari, la trasmissione nervosa e la stabilità elettrica cellulare. Come per il calcio, non vi è un limite per le acque destinate al consumo umano.

Manganese

È un metallo grigio-bianco, di aspetto simile al ferro, in natura la sua presenza è inferiore a quella del ferro. È naturalmente presente nelle acque sotterranee: nel territorio di Milano la sua concentrazione in acqua aumenta con la profondità della falda. È un oligominerale importante ed essenziale per tutte le forme di vita, ma allo stesso tempo anche tossico. Il limite del manganese per le acque destinate al consumo umano è pari a 50 ug/L.

Metro cubo

Il metro cubo (mc) è l’unità di misura generalmente utilizzata per indicare i consumi di acqua. 1 mc equivale a 1000 litri.

Morosità

È la situazione in cui si trova l’utente non in regola con il pagamento delle bollette. Il ritardo nel pagamento della bolletta può comportare l’addebito di indennità e interessi di mora. Il mancato pagamento può portare, in alcuni casi, alla sospensione della fornitura.

 

N

Nitrati

È uno ione inorganico composto da un atomo di azoto e tre atomi di ossigeno. I nitrati non hanno di per sé effetti sulla salute, poiché sono eliminati rapidamente dall’organismo; i possibili effetti sfavorevoli sono dovuti alla loro trasformazione nell’apparato digerente in composti chiamati nitriti (sostanze che si combinano facilmente dando origine a prodotti cancerogeni). Questa trasformazione accade particolarmente nei neonati, nei bimbi sotto l’anno di vita e nelle persone con malattie del sangue o gravi disturbi gastrici. I nitrati possono essere fonte di contaminazione in prossimità di allevamenti in quanto vengono in contatto con le acque sotterranee attraverso la liberazione di liquami nel terreno, ma possono essere anche il risultato della decomposizione da parte di microrganismi di materiali organici azotati. Inoltre, essendo utilizzati nella produzione di fertilizzanti, possono passare nelle acque attraverso il terreno anche tramite questa via. Il limite di legge (D. lgs. n. 31/2001) per le acque destinate al consumo umano è di 50 mg/L.

Nitriti

È un anione composto da un atomo di azoto e due atomi di ossigeno caricati negativamente. I nitriti presentano un’alta tossicità per l’uomo. Le fonti di contaminazione sono:

- inquinanti urbani e industriali

- fertilizzanti, antiparassitari e prodotti assimilabili

- conservanti alimentari

Il limite di legge per le acque destinate al consumo umano è di 0,50 mg/L.

 

O

Oneri perequazione

Si tratta di addebiti, a carico di tutti gli utenti del servizio o di tutti gli utenti che fanno parte di una certa tipologia. Servono a compensare costi sostenuti nell’interesse generale del sistema, ad esempio per sostenere interventi di solidarietà in caso di calamità naturali o per le agevolazioni sociali.

Osmosi inversa

Tecnologia di potabilizzazione che permette la totale eliminazione di sostanze disciolte o sospese presenti nell’acqua, che si basa su un processo fisico che non altera la composizione chimica dell’acqua. Tutto ciò avviene grazie alla membrana osmotica, vero e proprio cuore dell’intero sistema, la quale è in grado di filtrare l’acqua fino a grandezze molecolari. In natura è uno dei fenomeni vitali più diffusi: le piante, ad esempio, assumono dal terreno i nutrimenti loro necessari grazie alle proprietà osmotiche delle radici; in egual maniera anche la purificazione del sangue nei nostri reni è un fenomeno di osmosi. L’osmosi inversa è, come dice il nome stesso, il procedimento inverso a quello naturale, ottenuto grazie all’azione di apposite pompe a elevata pressione che spingono l’acqua della soluzione più concentrata, cosiddetta “con inquinanti”, attraverso la membrana osmotica semipermeabile, producendo acqua pura, cioè distillata, che andrà poi rimineralizzata, miscelandola con parte dell’acqua non trattata. Questo tipo di trattamento viene utilizzato generalmente per ottenere acqua potabile dalle acque di mare.

 

P

Potassio

Metallo alcalino, si trova in natura combinato con altri elementi sia nell’acqua di mare che in molti minerali. Ha un comportamento chimico molto simile a quello del sodio. Come gli altri metalli alcalini, è naturalmente disciolto nelle acque sotto forma di sali. La sua funzione biologia è prevalentemente osservabile a livello del sistema nervoso per la trasmissione di segnali e nella regolazione dell’equilibrio dell’acqua nelle cellule. Non vi è un limite per le acque destinate al consumo umano.

 

Q

Quota fissa

È una quota che viene attribuita ad ogni utente finale corrispondente alla fascia di consumo, determinata dividendo il consumo dell’utenza per gli utenti finali. In bolletta è addebitata proporzionalmente al periodo fatturato.

 

R

Residuo fisso

Il residuo fisso è una misura dei sali disciolti nelle acque e deriva principalmente dalla presenza degli ioni di sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruro, solfato e bicarbonato. Il residuo fisso è uno dei parametri più utilizzati per il confronto delle acque di rubinetto con le acque imbottigliate.

Le acque possono essere classificate in base al residuo fisso in:

- minimamente mineralizzate: fino a 50 mg/L

- oligominerali o leggermente mineralizzate: fino a 500 mg/L

- mediamente mineralizzate: fra 500 e 1500 mg/L

- ricche di sali: oltre i 1500 mg/L

Rete di distribuzione

Insieme di impianti (tubazioni, valvole e saracinesche, idranti, sfiati, pezzi speciali, ecc.) che consentono di distribuire al cliente l’acqua potabile.

Reti bianche

Reti fognarie che raccolgono specificatamente le acque meteoriche e quelle provenienti dai lavaggi stradali o da usi non intensivi delle acque.

Reti miste

Sono reti fognarie uniche che raccolgono sia acque bianche, sia acque nere.

Reti nere

Reti fognarie che raccolgono specificatamente le acque reflue provenienti dai clienti (civili, agricole, industriali), in particolare gli scarti del metabolismo umano.

 

S

Sodio

È un metallo alcalino estremamente diffuso nelle acque marine sotto forma di cloruro di sodio, (il comune sale da cucina) naturalmente presente anche nelle acque di falda, seppure in concentrazioni inferiori. Svolge un importante ruolo nell’organismo umano a livello del controllo della pressione sanguigna e del regolamento cardiocircolatorio. Nell’alimentazione viene spesso aggiunto ai cibi, che diventano così una fonte di assunzione anche superiore rispetto all’assimilazione attraverso l’acqua. Il limite del sodio per le acque destinate al consumo umano è pari a 200 mg/L.

Solfato

È un anione formato da un atomo di zolfo centrale circondato da quattro atomi di ossigeno equivalenti. Si trova in acqua sotto forma di sali disciolti. Un sale dei solfati comunemente noto è il solfato di rame, diffusamente impiegato in passato in agricoltura come antiparassitario, la cui azione antiparassitaria è a carico del rame e non dello ione solfato; vi sono infatti altri sali dei solfati che vengono impiegati come fertilizzanti. I solfati sono presenti anche nell’acqua piovana, in seguito alle emissioni di anidridi dello zolfo liberate nell’atmosfera insieme ai gas residui della combustione di carburanti e combustibili fossili. Diventano così un fattore importante nella formazione delle così dette “piogge acide”. Il limite del sodio per le acque destinate al consumo umano è pari a 250 mg/L.

Solventi clorurati

Composti derivati dagli idrocarburi alifatici o aromatici, nei quali uno o più atomi di idrogeno sono sostituiti da altrettanti atomi di cloro. I più noti sono il cloroformio, il tricloroetilene, il tetracloroetilene, il tetracloruro di carbonio, il tricloroetano. Si tratta di sostanze dotate, nella massima parte, di un ottimo potere solvente, propellente, refrigerante e di scarsa infiammabilità. Sono quasi tutti composti a elevata tossicità. Il largo utilizzo fatto negli ultimi decenni e gli smaltimenti scorretti hanno causato una notevole diffusione ambientale di questi composti sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee.

Strippaggio (aerazione)

Operazione attraverso al quale si effettua la rimozione di sostanze volatili dall’acqua tramite uno scambio con aria extra pura. Questo principio viene utilizzato per la depurazione dell’acqua di falda con le torri di aerazione.

 

T

Torri d’aerazione

Impianto di potabilizzazione per l’abbattimento di una particolare tipologia di inquinanti presenti nell’acqua dei pozzi, i composti organici volatili di origine alifatica e aromatica (C.O.V).

L’acqua pescata dai pozzi viene immessa dall’alto delle torri, all’interno delle quali dei corpi di riempimento (sfere cave) e un flusso di aria purificata insufflata dal basso da potenti ventilatori, creando un forte turbinio, nebulizzano l’aria rimuovendo da essa i contaminanti volatili che si spostano nell’aria. Il trattamento ha un’efficacia del 95% e oltre. In pratica, attraverso l’aerazione o lo strippaggio, le sostanze volatili indesiderate si trasferiscono dall’acqua all’aria. L’aria immessa in torre è aspirata dall’esterno e opportunamente purificata grazie a dei filtri al carbone attivo posti prima del ventilatore di immissione. L’azione di strippaggio dell’aria si sviluppa anche nei confronti di altre sostanze presenti nell’acqua, come l’anidride carbonica (CO2). Il risultato di questa azione è uno squilibrio carbonatico dell’acqua, seguito poi dall’aggiunta di anidride carbonica con lo scopo di riequilibrarne l’alcalinità.

Tricloroetilene + Tetracloroetilene

Appartengono alla famiglia dei composti organoclorurati alifatici di natura volatile (C.O.V.). Possono essere presenti nelle acque di falda a seguito di contaminazioni indotte dall’uomo attraverso gli scarichi industriali. Vengono rimossi dall’acqua attraverso sistemi di depurazione, quali i carboni attivi e le torri di aerazione. Il limite previsto dalla normativa vigente (D. lgs. n. 31/2001) per le acque destinate al consumo umano è di 10 ug/L.

 

U

Utenza abitativa

Si considera qualsiasi utilizzazione effettuata in immobili adibiti ad uso esclusivo o prevalentemente di tipo abitativo.

Utenza non abitativa

Si considera qualsiasi utilizzazione finalizzata all’esecuzione dell’attività professionale, commerciale, artigianale, manifatturiera, ecc.

UVC

Sono raggi ultravioletti; attualmente in molti paesi l’irradiazione con raggi UVC è ormai diventata l’alternativa più comune alla clorazione, con un’efficacia di disinfezione su virus e batteri comparabile o superiore. Il trattamento con raggi UVC dell’acqua presenta il vantaggio di operare a tempi di contatto bassissimi, inoltre con i raggi UVC non si introducono all’interno dell’acqua composti indesiderati, evitando così di modificare e danneggiarne il gusto; l’acqua mantiene così le proprie caratteristiche organolettiche.

Fonte: Milano blu’