Piero della Francesca (1411 – 1492)
Pseudonimo del pittore Piero dei Franceschi che fu allievo di Domenico Veneziano e di Masaccio.
Nel 1442, dopo un soggiorno a Firenze, Piero era di nuovo in patria, dove fu fatto consigliere del popolo; tre anni dopo vi riceve la prima commissione a noi nota, la pala della Madonna della Misericordia, ancora al Palazzo comunale.
Verso quegli anni fece anche il Battesimo di Cristo (National Gallery, Londra) e il S. Girolamo (Galleria di Venezia), poi comincia il suo pellegrinaggio per le corti. Fu a Ferrara ma, dei suoi dipinti, a Palazzo Estense, non resta nulla.
Nel 1451 la presenza di Piero a Rimini è attestata dalla data dell’affresco in cui Sigismondo Malatesta è ai piedi del suo santo protettore (Tempio Malatestiano).
Per la corte di Urbino, dipinse poi la piccola Flagellazione. Alla morte di Bicci di Lorenzo (1452) ebbe inizio la grande impresa degli affreschi di S. Francesco ad Arezzo, con le Storie della Croce e solo nel 1466 si parla dell’opera come compiuta.
Dopo tale data i suoi soggiorni al paese natale diventano sempre più frequenti.
Fra le altre opere: la pala di S. Agostino, la Madonna del Porto, la Maddalena.
Tra i suoi trattati di carattere teorico, il De prospectiva pingendi; il trattatello Dei cinque corpi regolari; un piccolo Abaco di sua mano si trova alla Biblioteca Laurenziana.