Rischio Biologico: responsabilità del Datore di Lavoro

Il datore di lavoro ha specifiche responsabilità per evitare ogni esposizione dei lavoratori ad agenti biologici.

1.   Evita l’utilizzazione di agenti biologici nocivi, se il tipo di attività lavorativa lo consente;

2.   limita al minimo i lavoratori esposti, o potenzialmente esposti al rischio di agenti biologici;

3.   progetta adeguatamente i processi lavorativi;

4.    adotta misure collettive di protezione ovvero misure di protezione individuali qualora non sia possibile evitare altrimenti l’esposizione;

5.   adotta misure igieniche per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente biologico fuori dal luogo di lavoro;

6.   usa il segnale di rischio biologico e altri segnali di avvertimento appropriati;

7.    elabora idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare campioni di origine umana ed animale;

8.   definisce procedure di emergenza per affrontare incidenti;

9.   verifica la presenza di agenti biologici sul luogo di lavoro al di fuori del contenimento fisico primario, se necessario o tecnicamente realizzabile;

10.  predispone i mezzi necessari per la raccolta, l’immagazzinamento e lo smaltimento dei rifiuti in condi-zioni di sicurezza, mediante l’impiego di contenitori adeguati ed identificabili eventualmente dopo idoneo trattamento dei rifiuti stessi;

11.  concorda  procedure  per  la  manipolazione  ed  il  trasporto  in  condizioni  di  sicurezza  di  agenti  biologici all’interno del luogo di lavoro.

I mezzi per attivare le misure indicate si possono così riassumere:

1) disinfezione/sterilizzazione dell’ambiente con idonei mezzi;

2) cabina di Sicurezza Biologica (“biohazard”); indispensabile un programmato, regolare controllo almeno semestrale delle cabine di sicurezza utilizzate per la manipolazione degli agenti biologici.

Questi controlli devono prevedere:

A.    Neutralizzazione circuito d’aria interno mediante gasificazione di aldeide formica (24 ore) o con altro prodotto

B.   Estrazione filtri, pre-filtri e contenimento in sacco protettivo. Avviamento all’inceneritore

C.   Sostituzione filtri e pre-filtro nuovi

D.    Verifica integrità ed efficienza dei filtri su tutta la superficie per rispondenza alla classe 100 (sec. norme U.S. Federal Standard 209b) mediante conta particelle

E.   Taratura  velocità  per  conferimento  laminarità  (uniformità  e  uni-direzionalità)  mediante  anemometro  e manometro differenziale (0,54 m/s ± 20%)

F.   Efficienza barriera d’aria protettiva mediante generatore di fumi

G.    Prova di sterilità con test microbiologico mediante campionamento d’aria attivo (metodo “SAS”) e passivo (metodo “Settle”) – Compilazione certificato di collaudo.

3) etichette per segnali di rischio biologico;

4) contenitori per prelievo, trasporto campioni;

5) campionatore per bio-aerosol;

6) contenitori per raccolta, smaltimento rifiuti;

7) contenitori per trasporto agenti biologici in condizioni di sicurezza;

8) seminari di aggiornamento per educare il personale alla comprensione dei rischi biologici ed alla corretta applicazione delle norme di sicurezza biologica.